Marco Materazzi e l'Inter, un amore mai tramontato.
L'ex difensore nato a Lecce, che in nerazzurro ha collezionato 184 presenze e 18 reti, è senza dubbio una delle figure più amate dall'ambiente nerazzurro. Carisma, goliardia e un pizzico di follia hanno fatto di lui un vero e proprio idolo che ancora oggi viene acclamato a gran voce. In un'intervista pubblicata sul Matchday Programme di Inter-Napoli sfogliabile su inter.it, l'ex n°23 ha voluto parlare un po' di sé partendo dal suo possibile erede.
A riguardo, in virtù anche del numero di maglia indossato, Matrix ha fatto il nome di Alessandro Bastoni, classe 1999 che ormai da due stagioni si è guadagnato un posto da titolare. Secondo Materazzi infatti, l'ex Atalanta e Parma con il mancino sarebbe addirittura più bravo di lui, specialmente per quanto concerne i lanci lunghi. Successivamente, l'attenzione si è spostato su un altro italiano che insieme a Bastoni fa parte del gruppo del CT Roberto Mancini: Nicolò Barella. Secondo Materazzi per l'Inter avere due giocatori così importanti per la Nazionale è un'emozione bellissima, e augura ad entrambi di giocare il Mondiale e magari di vincerlo.
Infine, sul finire dell'intervista, Materazzi ha lasciato spazio per qualche ricordo per lui particolarmente indimenticabile partendo dalla semifinale di Champions League contro il Milan del 2003. Per lui, nonostante il risultato, quella fu un'atmosfera unica in uno stadio che quel giorno fu particolarmente vibrante. Successivamente si è parlato della rimonta sulla Sampdoria dove i tifosi ebbero un ruolo quasi determinante e sul gol più bello (a suo parere) messo a segno con la maglia dell'Inter addosso: quello in rovesciata contro il Messina a San Siro.