L'Inter vince anche a Venezia, ad appena tre giorni di distanza dalla battaglia contro lo Shakhtar, e si porta a -1 dalla vetta. Una partita rognosa contro un'ottima squadra, sbloccata nella prima frazione da una magia del solito Calhanoglu dal limite dell'area. Nella ripresa tanta lotta e sofferenza, fino al gol di Lautaro su rigore allo scadere. Una buona prova di tutti, con un solo rimandato: di seguito le pagelle.
HANDANOVIC 7: Una sola vera parata in tutta la partita, ma che parata! Aramu fa partire un bolide velenosissimo ma il capitano si esalta con un volo da Superman. Per il resto, partita di ordinaria amministrazione.
SKRINIAR 7: Tosto come non mai, il buon Milan vince ogni duello possibile contro la compagine veneziana. Un vero e proprio muro in quella zona, con la licenza di uscire in galoppata e dare una mano alla manovra offensiva.
BASTONI 7: Che il ragazzino fosse diventato grande lo sapevamo, ma stasera ha dato una lectio magistralis anche in cabina di regia lì dietro, sostituendo gli infortunati De Vrij e Ranocchia. Non ha mai paura della palla, anzi, la cerca, riuscendo sempre a impostare l’azione dal basso con la maestria dei veterani.
DIMARCO 6,5: I primi 65 minuti del canterano nerazzurro sono stati eccellenti, in cui ha dato prova di tutte le sue qualità. Nell’ultima mezzora, complice l’evidente stanchezza, ha concesso il fianco alle incursioni dei padroni di casa, facendo nascere più di qualche pericolo.
DARMIAN 6,5: Meno pimpante del solito, ma non potrebbe essere altrimenti alla terza partita in sei giorni. Ormai la fascia è casa sua, e fin quando ha forze non esiste rivale in grado di contenerlo. Esce sul finire di gara per un problema muscolare, la speranza è che sia roba da poco.
BARELLA 6,5: E’ stanco, gioca troppo, ma fa di tutto per nasconderlo e per dare una mano alla squadra. La corsa c’è, la grinta pure, pecca solo in lucidità per quanto detto sopra.
BROZOVIC 7: Oggi giornata di gran festa per il coccodrillo nerazzurro, che a centrocampo può godere degli enormi buchi lasciati dai dirimpettai del Venezia. Non sbaglia un pallone, illumina il campo con i suoli lanci millimetrici: insomma, il solito top player.
CALHANOGLU 7,5: Il cambio di casacca ha trasformato questo giocatore. Se al Milan stagnava, all’Inter incanta e lotta su ogni pallone, quasi come fosse qui da sempre. Il gol dal limite dell’area poi è un capolavoro dei suoi. Uno dei migliori acquisti degli ultimi anni.
PERISIC 6,5: Ennesima partita da titolare anche per Ivan il terribile, che per forza di cose si trova costretto a diminuire i giri del motore contro il Venezia. Tanta sostanza anche oggi, in entrambe le fasi, di un giocatore ormai indispensabile per questa squadra.
CORREA 5,5: La sensazione è sempre quella di un giocatore in grado di accendersi in ogni istante, ma ancora troppo estraneo ai meccanismi del gioco di squadra. Per lui oggi cinquanta minuti con poche luci e un’occasione sciupata dopo appena trenta secondi di partita. Serve di più.
DZEKO 6,5: Anche lui stanchissimo, e sicuramente poco lucido in almeno un paio di occasioni nitidissime, ma il suo lavoro per la squadra si sente e si vede. Lotta su tutti i palloni, e quando non ce la più si trasferisce sulla corsia di destra per permettere alla squadra di risalire: un totem indispensabile.
Dalla panchina:
(Dal 57’) LAUTARO 7: Entra nella ripresa e incendia subito lo stadio con un paio di giocate, ma il lavoro più importante lo fa dal centrocampo in giù, aiutando la squadra in un momento di forte pressing avversario. Sul finale si procura e concretizza il rigore della serenità.
(Dal 57’) VECINO 6,5: Una buona prova generale, ma sciupa un’occasione ghiottissima in un tre contro due che poteva chiudere la partita con largo anticipo.
(Dal 71’) DUMFRIES 6: Meglio rispetto alle ultime uscite, e autore di qualche spunto interessante. Con un Darmian acciaccato, adesso è arrivato il suo momento.
(Dal 82’) D’AMBROSIO 6: Giusto il tempo di aiutare la squadra durante il forcing finale del Venezia, con ottimi risultati.
(Dal 82’) GAGLIARDINI: Una buona sgambata in un momento della partita per niente facile.