Inter-Spezia 2-0
L'Inter conquista altri tre punti battendo uno Spezia volenteroso ma quasi mai pericoloso. Nell'unica occasione ci ha pensato Handanovic. Di Gagliardini e Lautaro Martinez, su calcio di rigore, le reti nerazzurre.
Le scelte. Bastoni non ce la fa e resta a riposo a causa di una gastroenterite. D'Ambrosio e Dimarco affiancano Skriniar al centro della difesa. Dumfries prende il posto dell'infortunato Darmian e Gagliardini permette a Barella di rifiatare. Davanti spazio al tandem argentino Correa-Lautaro.
Primo tempo. Calhanoglu – sontuoso – D'Ambrosio, Lautaro Martinez, Gagliardini. Musica per le orecchie di Simone Inzaghi che conclude il primo tempo sulle note di questo quartetto sinfonico. Come i quattro moschettieri tanto cari ad Alexandre Dumas, sono loro che collezionano il vantaggio nerazzurro dopo trentasei minuti. Il destro di Gagliardini che toglie le ragnatele dalla porta di Provedel è frutto di un'azione da manuale del calcio. Da guardare e riguardare. Soprattutto il tacco smarcante del Toro. Quattro tocchi benedetti. Il quinto lo piazza Handanovic allo scadere del tempo quando compie uno straordinario intervento su colpo di testa di Amian. Bravo l'esterno di Thiago Motta a svettare in alto su corner battuto da Kovalenko. Handanovic abbassa la saracinesca e permette all'Inter di concludere davanti la prima frazione.
Secondo tempo. Thiago Motta inserisce Bastoni e Salva Ferrer per Reca e Amian con l'obiettivo di scuotere i suoi. A scuotersi è la traversa della porta di Provedel sul tiro violentissimo del Tucu Correa. È sempre Provedel ad essere provvidenziale su un bolide in controbalzo di Calhanoglu. Dieci minuti di dominio nerazzurro che sfociano nel raddoppio di Lautaro Martinez su calcio di rigore fischiato per tocco di mano di Hristov. L'arbitro Ghersini è ben posizionato e vede chiaramente il netto fallo del calciatore spezzino. Passano cinque minuti e Provedel è galattico su Calhanoglu. Il duetto tra il centrocampista turco e Lautaro Martinez avrebbe meritato sorte migliore. Thiago Motta ne cambia altri due: Maggiore e Bourabia sostituiscono Sala e Kovalenko. Anche Inzaghi cambia un magistrale Calhanoglu ed inserisci Sensi. Non cambia il copione, con l'Inter che schiaccia lo Spezia, badando comunque a gestire le energie in vista degli impegni contro Roma e Real Madrid. C'è spazio anche per Dzeko e Sanchez che rimpiazzano Correa e Lautaro. Buona la prova di entrambi. Inzaghi concede la standing ovation a Gagliardini e Brozovic che lasciano il posto a Vidal e Vecino. Si chiude con l'Inter meritatamente osannata da San Siro dopo l'ennesima prestazione da incorniciare.
Il simpatico buffetto. Handanovic compie una parata che consente all'Inter di mantenere il vantaggio all'intervallo. Pregevole intervento del portierone nerazzurro. Calhanoglu sforna una prova da tuttocampista. Straordinario anche nelle seconde palle. Dimarco eccellente in entrambe le fasi. Supporta Perisic e si conferma insuperabile per gli attaccanti dello Spezia.
Le rasoiate. Nessuna insufficienza ma da Dumfries è lecito attendersi di più. Sta migliorando nella fase difensiva. Oggi avrebbe potuto osare di più in fase offensiva. Buono il lavoro di supporto per D'Ambrosio.