Inter, sei bellissima. Calhanoglu, Dzeko e Dumfries stendono la Roma
Rubrica ideata e curata dall’agente Fifa Sabatino Durante e dal direttore editoriale Raffaele Garinella. Pelo e contropelo ai protagonisti nerazzurri
Roma-Inter 0-3
È bastato un tempo all'Inter per avere ragione della Roma, per archiviare inutili sentimentalismi e per asfaltare l'ex Josè Mourinho. Quarantacinque minuti per mettere in chiaro – semmai ce ne fosse bisogno – le cose. L'Inter c'è e per scucirgli dalle maglie il tricolore bisognerà impegnarsi. Milan e Napoli sono avvisate: hanno il fiato sul collo. Quanto a Mourinho, è dura lex per l'ex. Al di là delle assenze, la sua Roma è parsa non all'altezza dell'Inter. Non disperi Mourinho. Anche Capello al primo anno in giallorosso si piazzò lontano dalla vetta, poi sappiamo tutti com'è andata.
Primo tempo. Inzaghi concede un turno di riposo a Lautaro Martinez in vista della trasferta di Madrid e presenta Correa in coppia con Dzeko. De Vrji è ancora assente mentre Bastoni torna al suo posto dopo la gastroenterite che gli aveva impedito di giocare contro lo Spezia. Con lui, spazio al perno Skriniar e alla garanzia D'Ambrosio. Dopo quindici minuti di controllo, l'Inter si porta in vantaggio con Calhanoglu direttamente da calcio d'angolo. La traiettoria beffarda che il centrocampista turco imprime al pallone, attraversa le gambe di Rui Patricio e si deposita in rete. Dopo nove minuti è l'ex Dzeko a trovare il raddoppio dopo un'azione da manuale. Perisic serve Bastoni, da questi a Calhanoglu – scatenato – che invece di tirare, vede e serve Dzeko in area. Il mancino del cigno bosniaco è letale per gli ex compagni. Al 39' è la volta di Dumfries. L'esterno olandese riceve un cross al bacio da Bastoni e schiaccia in rete di testa. Si va al riposo con l'Inter in pieno controllo e con una Roma spaesata, smarrita ed impaurita.
Secondo tempo. L'Inter controlla senza particolari affanni. Escono Correa – probabile stiramento, la cui entità sarà da valutare – e Barella. Dentro Alexis Sanchez e Arturo Vidal. Mourinho inserisce il giovane Bove per Kumbulla. L'Inter si dedica a giocate da accademia e così, un soddisfatto Inzaghi inserisce Dimarco e Vecino per Bastoni e Dzeko. Il popolo giallorosso concede fischi all'ex bomber che, a sua volta, riceve applausi dai suoi nuovi tifosi. Inzaghi concede minuti anche a Sensi, che sostituisce un magistrale Calhanoglu. La partita si conclude senza ulteriori sussulti.
Il simpatico buffetto. Calhanoglu sta attraversando un momento di forma eccellente. Gol del vantaggio – che gol – ed assist per il raddoppio di Dzeko che lo proiettano nel Parnaso delle mezzali più complete. Molto bene Bastoni, sia in fase di possesso che in quella difensiva. Mette il piede in due dei tre gol nerazzurri. Applausi per Dumfries. L'esterno olandese aveva già palesato le ottime doti offensive. All'Olimpico realizza il terzo gol e si fa apprezzare anche per una eccellente prestazione difensiva.
Le rasoiate. Nessun nerazzurro finisce dietro la lavagna. Impossibile dopo una prestazione che entra di diritto, almeno fino a questo momento, tra le migliori della stagione.