Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla nostra redazione da Asmodeo.
Partiamo dal presupposto che la parola “ridimensionamento” significa: riconsiderare qualcosa, riducendone il valore e l’importanza.
Ora, dopo cinque mesi dall’arrivo di Simone Inzaghi, dopo sedici partite di campionato e cinque di Champions League, mi permetto di dire che mai parola fu più errata nel rappresentare la nostra amata Inter.
Non voglio incolpare i tifosi, è comprensibile il loro sfogo dopo le partenze degli illustri eroi dello scudetto.
Non è altresì comprensibile e giustificabile l’uso scorretto che ne hanno fatto giornalisti e addetti ai lavori; persone che dovrebbero conoscere profondamente il calcio e che avrebbero dovuto capire fin da subito l’importanza di questa rosa e di un allenatore come Inzaghi, capace in tanti anni di portare la Lazio a vincere e a lottare tra le migliori.
Oggi l’Inter gioca un calcio spettacolare, a memoria non ricordo una squadra altrettanto bella.
Inzaghi riesce nel difficile compito di coniugare il bel gioco con la solidità difensiva, un 352 che diventa 244 e che ti riempie l’area avversaria riuscendo comunque a mantenere una sicurezza difensiva invidiabile.
I nerazzurri oggi esercitano un palleggio perfetto mescolato a grinta, tecnica, corsa e personalità.
Vorrei soffermarmi su due uomini in particolare, due acquisti che furono derisi e denigrati da gran parte di tifosi e stampa: Dzeko e Calhanoglu.
Il loro apporto si sta rivelando straordinario in due ruoli molto delicati e fondamentali per l’equilibrio di una squadra.
Il “vecchio bollito” ha già segnato undici reti e fornito tre assist, gioca e lotta per novanta minuti, tocca il pallone come pochi e riesce a far girare la squadra a meraviglia.
Il “kebabbaro pippone” ex Milan, come lo hanno chiamato molti denigratori sui social, ha preso in mano il centrocampo con personalità e tecnica di altissimo livello, segna e crea, imposta e difende.
Cari amici nerazzurri, dopo un’estate vissuta con la sensazione che tutto sarebbe andato perduto, oggi possiamo godere di una squadra che dimostra tutte le qualità per divertire e stupire fino alla fine.
Un applauso a Marotta per essere riuscito a mantenere la squadra competitiva su tutti i fronti.