Inter, -2 alla gara di domenica sera contro il Cagliari, a San Siro.
I nerazzurri vengono da un periodo di forma entusiasmante, interrotto solo dalla sconfitta europea in casa del Real Madrid, con tutte le attenuanti del caso. Ora l'obiettivo si chiama Cagliari, per un turno di campionato che vede le prime tre della classe favoritissime. Il Milan sarà ospite dell'Udinese, mentre il Napoli riceverà la neopromossa Empoli. Obbligatorio vincere, dunque.
Non sarà però una passeggiata di salute, visto che Mazzarri imposterà la gara arroccato in difesa nel suo 4-4-2 (o 3-5-2, dipenderà molto dalle condizioni di Nahitan Nandez) e potrà contare su un attaccante davvero in stato di grazia: Joao Pedro. Il capitano rossoblù è già a quota 9 centri in 16 turni di campionato, più tre assist. Guardando al totale delle reti dei sardi il 53% dei gol portano la firma del capitano. Joao vale mezzo Cagliari in campo. Non solo pericolosità in avanti, JP10 è un punto di riferimento per la squadra anche quando c’è da far salire i compagni nel momento di massima pressione avversaria. Contro il Torino, all'ultima gara giocata – in cui ha segnato in rosciata! – ha subito sei falli, nessuno ne ha presi così tanti tra i suoi. Inoltre Joao ha battagliato come un centrocampista aggiunto: 18 duelli totali (solo Nandez con 19 ne ha fatti di più) e di questi 12 li ha vinti lui (solo Grassi con 13 ne ha vinto di più). Ha toccato e amministrato anche 22 palloni in maniera positiva.
Joao serve al Cagliari nel presente, senza di lui sarebbe impossibile salvarsi: inutile fare troppi giri di parole. Ma dopo anni di tira e molla forse mai come quest’anno Joao Pedro sembra essere diventato il profilo ideale per diverse società e una sua partenza a fine stagione stupirebbe meno. Considerando anche che dopo l’adeguamento salariale i discorsi tra il club rossoblù e l’entourage del calciatore sul rinnovo si sono un po’ arenati. Gol, salvezza a Cagliari e poi forse la grande occasione sul mercato estivo. Il destino perfetto di Joao Pedro sembra pronto a essere scritto, ma la sorte è una palla impazzita e JP10 dovrà essere bravo a fare l’ennesimo capolavoro in rovesciata della sua carriera ricca di inversioni “ad U”, colpi di scena e cambi di maschere.
Intanto per lui si fa sempre più forte il profumo della Nazionale italiana allenata da Roberto Mancini. Tra pressioni mediatiche – meritate – e partite da protagonista, il brasiliano sembra corrispondere all'identikit perfetto per svolgere al meglio il ruolo di attaccante nella squadra del ct. Affamato come pochi nel nostro campionato, è al culmine della sua carriera. Occhio, nerazzurri, Joao ha voglia di colpire anche a San Siro.