Inter, show e primato. Cagliari travolto con un poker senza storia
Rubrica ideata e curata dall’agente Fifa Sabatino Durante e dal direttore editoriale Raffaele Garinella. Pelo e contropelo ai protagonisti nerazzurri
Inter-Cagliari 4-0
Bellissima, ingiocabile, proprio come ama dire qualcuno. Signore e signori, ecco l'Inter di Simone Inzaghi. Bella, che balla e sa muoversi con grazia. Il risultato, per quanto visto in campo, sta anche stretto ai nerazzurri. Di Lautaro Martinez – doppietta ed un rigore sbagliato – Alexis Sanchez e ÇalhanoÄŸlu, le reti che hanno portato in dote tre punti e primato in classifica. Sono cinquantuno le reti stagionali.
Primo tempo. Tanta Inter nella prima frazione. Bene i nerazzurri, abili nel riuscire a sbloccare la contesa con Lautaro Martinez. Eccellente El Toro nell'incornare in rete un pallone pennellato abilmente in area da ÇalhanoÄŸlu. Precisa come sempre la traiettoria del centrocampista turco da calcio d'angolo. Prezioso Alexis Sanchez, spina nel fianco per la difesa del Cagliari. Il cileno ha sfiorato il raddoppio in chiusura di tempo, trovando sulla sua strada un ottimo Cragno. Il Cagliari si muove compatto, ma la pochezza degli isolani è tutta nel misero e sterile 23% di possesso palla. Un dato che non può non indurre in riflessioni approfondite Walter Mazzarri, salvato dal suo portiere, bravo nel neutralizzare un calcio di rigore a Lautaro Martinez allo scadere del tempo.
Secondo tempo. L'Inter parte con piglio giusto e trova rapidamente il raddoppio. Di Alexis Sanchez – destro al volo su cross di Barella – il gol del 2-0 al 50' minuto. Un gollazzo che consente all'Inter di scrollarsi di dosso ipotetici fantasmi che avrebbero potuto generare dall'errore di Lautaro dal dischetto. Bravo Simone Inzaghi a mantenere serena la squadra durante l'intervallo. Sanchez, dicevamo. Un calciatore straordinario. Quando è nel pieno della forma, il cileno è inarrestabile. Ed anche inarrivabile. La tecnica è sopraffina, la giocata quasi sempre superlativa. Una Maravilla per il calcio. Non solo quello caro ai cuori nerazzurri. È sempre Cragno a negargli la gioia della doppietta, deviando d'istinto la conclusione di sinistro. La terza rete – 66' minuto – arriva comunque, inevitabile come una ghigliottina sulla testa di un Cagliari messo alle corde e suonato come un pugile inerme. È Calhanoglu a tirare fuori dalla manica un asso degno del suo repertorio. Il tiro dal limite dell'area col destro è bellissimo, di quelli che, per citare Vasco Rossi, non scordi mai. Neanche Mazzarri scorderà facilmente la serata, anche perché dopo altri due minuti – 68' minuto – il suo Cagliari incassa la quarta rete. Barella vede l'inserimento di Lautaro e lo serve con precisione. El Toro stoppa con il petto e supera dolcemente Cragno. Doppietta prima di essere sostituito da Satriano e decimo gol in stagione. Inzaghi sostituisce ÇalhanoÄŸlu con Sensi, Brozovic con Vidal, Dumfries – ottima la sua partita – con Dimarco e Perisic con il giovanissimo Mattia Zanotti. La partita si chiude con l'Inter che si diverte cercando sempre di perfezionare le giocate.
Il simpatico buffetto. Giù il cappello di fronte ad Alexis Sanchez. L'attaccante cileno realizza una rete straordinaria e sfiora la personale doppietta. Peccato per la traversa. Bravo anche Lautaro Martinez. Dieci gol in stagione, una doppietta che sancisce ulteriormente lo straordinario fiuto per il gol del Toro. Peccato per il rigore sbagliato. Ottima partita anche quella disputata da Barella – due assist e tanta quantità in un mare di qualità – e Dumfries, pregevole in entrambe le fasi di gioco.
Le rasoiate. Con un'Inter dilagante, nessun nerazzurro finisce tra i peggiori. Prestazione di squadra semplicemente sontuosa.