Inter, l’Ajax prima dei Reds: una gara che avrebbe nascosto (uguali) insidie

Inter, gli ottavi di Champions dei nerazzurri passati dall’Ajax al Liverpool.

E’ stato clamoroso quanto accaduto quest’oggi a Nyon, quando, durante i sorteggi di Champions League, si è assistito ad uno dei peggiori pasticci compiuti in ambito UEFA. Per farla breve, il sorteggio aveva assegnato agli ottavi di finale, la partita tra Villareal e Manchester United, ma le due squadre non avrebbero potuto sfidarsi dal momento che sono fuoriuscite dallo stesso girone. A quel punto, il ricorso dell’Atletico Madrid che, di fatto, ha ribaltato tutto e fatto sì che venisse effettuato un nuovo sorteggio tre ore dopo rispetto al primo.

Per l’Inter il risultato è stato quello di passare dallo sfidare l’Ajax al Liverpool, due squadre che per motivi differenti, sono molto temibili all’interno del percorso europeo. Sì, perché chi aveva esultato all’estrazione della squadra olandese, forse non sa che questa ha raggiunto uno status molto importante in termini di equilibrio e vuole ripercorrere la stessa strada fatta quando tre stagioni fa erano presenti in rosa gente come de Ligt, de Jong e van de Beek. Una squadra che in campionato è seconda con sole 4 reti subite – alla faccia di chi sostiene che le olandesi sono poco equilibrate in campo e concedono tanto -, ma un girone di Champions League vissuto con una padronanza incredibile, buttando fuori il Borussia Dortmund del fenomeno Haaland, vincendo sei partite su sei con 15 gol fatti e solo 5 subiti.

Successivamente, ecco la squadra di Jurgen Klopp, una delle formazioni migliori al mondo sia in termini di organico che in termini di gioco, grazie ad un’intensità e ad una verticalità a cui la squadra nerazzurra dovrà stare attenta. Insomma, è vero che il Liverpool è probabilmente il peggior avversario possibile per gli uomini di Simone Inzaghi, ma è anche vero che incontrare l’Ajax non sarebbe stata una passeggiata di salute. Ma il risultato, adesso, è definitivo e l’Inter dovrà dimostrare di aver raggiunto anche una certa maturità europea. La montagna è alta e ci sono due mesi circa per prepararsi a scalarla.