Inter news, la redazione del Corriere dello Sport questa mattina ha confrontato i numeri dell'11 guidato da Antonio Conte e quello di Simone Inzaghi.
E' doverosa la premessa che l'attuale tecnico del Tottenham aveva a disposizione tre elementi del calibro di Achraf Hakimi, Christian Eriksen e Romelu Lukaku. Questi i numeri, che sembrano dimostrare (al momento) come questa squadra sia più forte di quella che conquistò il 19esimo scudetto. “L’Inter, infatti, oggi è già prima in classifica in Serie A (Conte si prese la vetta alle 22ª), ha raccolto 3 punti in più (40 contro 37), segna lo stesso numero di gol (43), ma ne incassa di meno (15 contro 23)”. Dettaglio tutt'altro che trascurabile: l'allenatore ex Lazio ha raggiunto questo livello conquistando parallelamente l'accesso agli ottavi di finale di Champions League, traguardo mai raggiunto da Conte nel biennio nerazzurro.
Ma non c'è solo la questione numerica da tenere in considerazione. La solidità è rimasta la stessa, ma la varietà del gioco è molto più vasta. L'Inter ora ha una grande imprevedibilità, basti pensare che sono ben 15 i diversi giocatori ad essere andati in gol (contro gli 11 di un anno fa). Ma non solo. I nerazzurri hanno un primato che viene unanimamente riconosciuto, ossia quello del miglior calcio espresso in Italia. La svolta, così come nella scorsa stagione, è stata rappresentata dall'ottava giornata, quando i rispettivi tecnici si sono resi conto che le reti subite erano troppe. Ma anche in questo caso la riposta è stata differente. Conte “abbassò il baricentro, puntando sulle ripartenze. Inzaghi, invece, ha alzato il livello del pressing, senza perdere compattezza”