Liverpool, non fai paura. Dal Barca all’Arsenal: le imprese del passato
Il sorteggio per gli ottavi di Champions League non è stato favorevole. I nerazzurri però, in fatto d’imprese eroiche, ne sanno qualcosa. I precedenti.
Liverpool, non fai paura: le imprese eroiche dell'Inter in Europa.
Il sorteggio andato in scena ieri (lunedì 13 dicembre 2021, ndr) oltre a molte polemiche, per gli errori nello svolgimento, ha regalato all'Inter un avversario tosto e temibile, ovvero il Liverpool di Klopp una delle squadre, ad oggi, più forti del panorama calcistico mondiale (recupera qui la nostra analisi dei Reds). Non per questo, però, i nerazzurri di Simone Inzaghi dovranno avere paura.
Infatti, come insegna la storia, l'Inter già in diverse occasioni è riuscita a ribaltare un pronostico che la dava per spacciata, riuscendo a far piangere di gioia i suoi tifosi e a portare a casa delle vittorie inattese. Due degli episodi della storia recente, datati 2010 e 2011, portano il nome di Barcellona e Bayern Monaco. I blaugrana vennero affrontati dall'Inter di Josè Mourinho nelle semifinali della Champions League 2009/2010 ed il risultato, per molti, era già scritto. Da una parte Guardiola ed i marziani (più Ibrahimovic passato proprio quella stagione in Spagna), dall'altra una squadra che sapeva far sognare i propri sostenitori ed essere concreta, impulsiva e mai doma. Sia l'andata che il ritorno furono una meraviglia: 3-1 in casa (reti di Sneijder, Maicon e Milito), 1-0 al ritorno e resistenza stoica in 10 per quasi tutto il match. Lì, si fece veramente la storia e tutti sappiamo come andò a finire. Con i tedeschi, invece, ci spostiamo di un anno, alla stagione 2010/11, precisamente all'Allianz Arena la notte del 15 marzo 2011. Lo scenario era lo stesso di oggi: ottavi di finale. Davanti c'erano i vice-campioni d'Europa (sconfitti la stagione precedente in finale) ed in panchina mister Leonardo che aveva sostituito Benitez.
Dopo la sconfitta rimediata in casa (0-1 rete di Gomez), i nerazzurri erano chiamati all'impresa. La rete di Eto'o animò le speranze, ma le risposte di Gomez e Müller sembravano preludere ai titoli di coda. Invece, ancora una volta, l'anima battagliera dell'Internazionale Milano ebbe la meglio e grazie a Sneijder e alla rete di Pandev, i bavaresi vennero sconfitti ed i nerazzurri conquistarono il passaggio ai quarti (unica italiana a riuscirci quell'anno). Rimanendo i trasferta, ed entrando nel mood d'oltremanica, la mente si sposta ad Highbury del 2003. Un'Inter rimaneggiata, senza Vieri e Recoba, annienta – senza prova d'appello – il favoritissimo Arsenal di Wenger e della stella Henry già nel primo tempo con un netto 0-3 grazie a Cruz, Van der Meyde e Martins. Tabù sfatato, con Cuper in panchina, e prima vittoria di un'italiana sul campo dei Gunners. Impresa.
Molte altre poi, nella storia dell'Inter, sarebbero da ricordare come imprese incredibili, eroiche, titaniche: dall'Aston Villa (1990) allo Strasburgo ('97/'98), passando anche per i Reds (recupera qui i precedenti). Una sue tutte però, in chiusura, merita una citazione: la prima partecipazione dei nerazzurri, nell'anno 1963/64, alla Coppa dei Campioni. Il 27 maggio a Vienna, presso il leggendario “Prater”, l'Inter di Herrera diventò la “Grande Inter” annientando il Real Madrid di Di Stefano e conquistando il trofeo con un netto 3-1 (reti di Milani e doppietta di Mazzola).
L'Inter sa come si fa: Liverpool, non fai paura!