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Bastoni sullo scudetto e sull’interismo. Poi bellissime parole su Eriksen

Il giovane difensore nerazzurro ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica. Molteplici gli argomenti che sono stati affrontati

Alessandro Bastoni ha rilasciato una lunga intervista pubblicata sulle pagine di La Repubblica, nel corso della quale ha spaziato tra molteplici argomenti. 

In primis il difensore nerazzurro si è concentrato sulla famiglia, un valore fondamentale nella sua vita. Il padre giocava nella Cremonese, e Bastoni scherza con lui ricordandogli che non è mai arrivato (a differenza sua) in serie A.  Anche i suoi fratelli giocano. Il 95 sulla maglia è un omaggio all'anno di nascita di uno dei due. E per non far restare male il secondo ha impresso le immagini dei volti di entrambi sui parastinchi. Ed è stato proprio il padre a trasmettergli la passione per l'Inter. “Papà, sanguigno interista, mi ha passato la fede. Quando sbaglio una partita mi tiene il muso”. Tutti ricordano poi l'immagine della mamma, che nel corso della festa scudetto gli ha pulito il volto con un tovagliolo. “La sento sempre vicina. Mi dà pace tornare da lei a mangiare un piatto di tortelli. Fatti in casa, così il nutrizionista non si arrabbia”. Famiglia che a breve diventerà più grande, con la nascita della sua primogenita

Un difensore cui si ispira è Sergio Ramos, suo idolo da sempre. E Bastoni lo ha anche incontrato, scambiando con lui qualche parola.  Ma cosa sono detti? “Bella domanda, parlava spagnolo… Ma ho percepito la persona, oltre al giocatore”. Oltre lo spagnolo c'è un altro giocatore che il giovane nerazzurro ammira. Si tratta ovviamente di Marco Materazzi, che come il difensore del PSG ha un grande carattere. Ramos e Materazzi. La cattiveria agonistica si impara o è una dote? Puoi lavorarci, ma non è semplice. Comunque è una leggenda che i giocatori bravi tecnicamente siano molli di carattere”. Ma Bastoni vorrebbe essere più cattivo? “No, anzi. C'è stato un periodo in cui prendevo troppi cartellini. Certo, posso crescere in tutto, grazie a compagni eccezionali”.

Poi il discorso si è spostato sull'Inter. “È bello avere lo scudetto sul petto, proveremo in tutti i modi a tenercelo. Poi c'è la Champions”. Ora c'è un nuovo allenatore, con approccio diverso ad Antonio Conte. “Sì. Inzaghi ci ha dato la libertà che permette di ricordarci che il calcio è un gioco. Tranne quando perdi”. Ora, prosegue il giocatore, con questo tipo di gioco ci sono meno possibilità di agire in contropiede rispetto alla scorsa stagione, ma la squadra si è adattata alle diverse caratteristiche dei singoli. 

Per quanto riguarda poi il capitolo nazionale gli è stato chiesto se sente la pressione di dover raccogliere l'eredità di due come Bonucci e Chiellini. “Sento semmai la fretta. Non vedo l'ora di essere protagonista anche lì”. Poi Bastoni ha tranquillizzato i tifosi, ricordando che non è contemplata la possibilità che l'Italia non partecipi ai prossimi mondiali. 

Infine su Christian Eriksen, vicino alla rescissione con l'Inter: “E' stato lui a rassicurare noi, non viceversa. Gli auguro di vivere la vita che desidera e che merita. Oltre che un campione è una grande persona”.