Inter, sotto traccia si continua a lavorare in vista della sessione di mercato di gennaio.
Gli occhi di Ausilio e Marotta continuano a restare fissi su Cagliari, dove Martin Caceres e Diego Godin non sono stati convocati per la partita di stasera contro la Juventus. Queste due assenze rappresentano il primo segnale veramente forte da parte del Casteddu per cercare di raddrizzare una situazione a dir poco preoccupante. Un'epurazione uruguagia di cui non fa parte al momento Nahitan Nandez, il quale a Torino potrebbe partire dalla panchina pagando così un periodo non certo brillante.
Il centrocampista eclettico di Punta del Este continua a desiderare un trasferimento già a gennaio, considerando conclusa l'esperienza al Cagliari e in virtù di una promessa da parte della dirigenza che lo aveva spinto l'estate scorsa a una sorta di ammutinamento poi rientrato con tanto di scuse. L'idea di base rimane cambiare alla riapertura della campagna trasferimenti e il sogno è vestire la maglia dell'Inter, con cui l'agente Pablo Bentancur è sempre in contatto. Ma le condizioni restano le stesse: c'è gradimento verso Nandez, ma solo in caso di un'uscita a centrocampo.
L'indiziato principale resta Matias Vecino (vero l'interesse del Genoa, che però non convince del tutto il classe '91), ma dipende da lui e dalla sua eventuale decisione di lasciare Milano per giocare di più. Solo a posteriori andrebbe intavolata una trattativa con il Cagliari. Di certo il probabile benservito ai connazionali Godin e Caceres, unito alla situazione problematica della squadra, può essere un ulteriore stimolo a chiedere la cessione per Nandez. Il leone uruguagio è un calciatore con caratteristiche molto apprezzate da Inzaghi.
Duttile sia per giocare in fascia sia come mezzala, Nandez ha anche grande esperienza internazionale. Scuola Boca Juniors, non è certo abituato a soffrire la pressione che richiede, ad esempio, uno stadio come San Siro. Dinamismo instancabile, qualità e coraggio nel farsi dare sempre il pallone. Nandez è pronto al salto, l'Inter ci pensa ancora.