Inter Dumfries – Inzaghi è oggi l'uomo immagine di questa Inter prima in classifica, che sta infrangendo un record dietro l'altro.
Ma oltre il lavoro sulla squadra, capace di produrre tantissimo in fase offensiva concedendo poco dietro (17-0 il parziale degli ultimi 6 match) c'è di più. Il nuovo allenatore sta dimostrando di avere una grandissima capacità di lavorare sui singoli, per spingerli a tirare fuori il loro meglio. Sotto la sua guida sono tantissimi gli elementi che sono cresciuti. Basti pensare ad esempio a Federico Dimarco, al rinato Ivan Perisic, al ritrovato Arturo Vidal o ad Hakan Calhanoglu. E tra gli uomini che hanno beneficiato del “tocco di Re Mida”, c'è senza dubbio il man of the match di ieri, mercoledì 22 dicembre.
Denzel Dumfires aveva iniziato in sordina la sua avventura interista, ed i paragoni con chi lo aveva preceduto su quella fascia erano molto severi. Eppure da quando è stato chiamato in causa in maniera fissa, ossia dopo l'infortunio di Matteo Darmian, la storia è cambiata. L'olandese è un punto fermo della squadra, e potrebbe essersi preso il posto da titolare. Finora sono 3 i gol messi a segno più due assist. L'episodio del rigore procurato contro la Juventus, che sapeva quasi di bocciatura definitiva, è ormai messo alle spalle. E, come detto, in questa crescita, come scrive Tuttosport, c'è molto del lavoro di Inzaghi. Quest'ultimo infatti lo ha atteso, senza prendere decisioni definitive dopo le difficoltà iniziali, e ora sta raccogliendo i frutti del lavoro personalizzato sul piano tecnico e tattico che ha pianificato per Dumfries in questi mesi.