Inter, dal tricolore alla qualificazione agli ottavi di Champions League: un 2021 ricco di emozioni!
Si sta per concludere un 2021 da sogno, per tutti i nerazzurri – calciatori, tifosi, dirigenti e chi più ne ha più ne metta -, che prima con Conte e successivamente, sotto la guida di Simone Inzaghi, ha regalato più di una soddisfazione. La prima su tutte? Lo scudetto. Inatteso, bramato, desiderato e fortemente voluto il tricolore ha fatto il suo ritorno a Milano, sponda biscione, dopo diversi anni di spasmodica attesa. I M INTER, I M SCUDETTO. Il diciannovesimo della storia del club, il primo, sotto la guida della famiglia Zhang (recupera qui il ritorno a Milano del presidente) che sin dal suo arrivo non aveva nascosto la volontà di riportare l'Inter tra le grandi.
Prima il ritorno in Champions League, grazie a Luciano Spalletti, poi l'arrivo di Marotta, quello di Conte e di stelle come Hakimi e Lukaku (recupera qui le ultime parole del belga) – senza dimenticare la classe di Eriksen, forse l'unico rimpianto guardando l'Inter attuale – che hanno permesso di coronare un sogno. Una cavalcata poderosa, fisica, netta e a tratti rabbiosa che ha permesso ai nerazzurri di tornare a far parlare di sé proprio nel 2021, dopo un primo squillo nel 2020 (finale di Europa League e secondo posto in campionato dietro alla Juventus). Si sta dunque per chiudere un anno solare da record con 104 gol segnati – suddivisibili tra la gestione Conte e quella di Inzaghi, che ha portato maggior imprevedibilità alla manovra insieme ad un maggiore spinta offensiva -, campione d'inverno dell'attuale campionato, top cinque europea per minor numero di sconfitte, miglior attacco della Serie A (49 reti) ed una delle migliori difese (solo il Napoli meglio con 14 reti subite, contro le 15 nerazzurre).
Dicevamo di Inzaghi, lui è stata la ciliegina sulla torta di quest'anno che sta per concludersi. Arrivato un po' tra lo scetticismo generale, non tanto per le proprie capacità, bensì per la squadra che la società gli ha fatto trovare – partenza di diversi big e l'arrivo di sostituti come Dzeko e Calhanoglu -, lui ha fatto ricredere sin da subito l'intero ambiente. Partito con il botto, ha subìto un piccolo rallentamento ad inizio stagione (sconfitta esterna con la Lazio), ma dopo il percorso è stato netto. Gioco, divertimento, triangolazioni, fantasia: è nata la sua Inter. Nell'anno dello scudetto, il mister è riuscito a regalare una soddisfazione ancora più grande, ovvero raggiungere l'obiettivo che la società si era prefissato per questa stagione sportiva: l'approdo agli ottavi di Champions League.
Il percorso, come da DNA nerazzurro, è stato un po' tortuoso, ma rispetto agli anni passati il gruppo è riuscito a superare ogni difficoltà qualificandosi addirittura con un turno d'anticipo completando un girone di ritorno quasi perfetto, perdendo solamente l'ultimo match che è valso la seconda posizione. Ora, a febbraio, ci sarà il Liverpool – sfida ardua – ma i nerazzurri, dopo anni, possono continuare a sognare. Un 2021 chiuso con il botto ed un 2022 pronto a regalare ancora più emozioni.
I nerazzurri ringraziano il passato e guardano, con determinazione, all'anno nuovo: grazie 2021!