Dopo oltre due mesi si ferma la striscia infinita di vittorie dell'Inter, che in casa dell'Atalanta non va oltre lo 0-0. Partita fisica combattuta a pieno ritmo per novanta minuti, e condita da troppi errori (sia difensivi che offensivi). Handanovic salva il risultato a più riprese, mentre l'attacco non ne combina una giusta. Le pagelle.
HANDANOVIC 10: La difesa dorme a più riprese, concedendo all’Atalanta di arrivare comodamente al tiro. Per fortuna però c’è il capitano, che in almeno tre o quattro occasioni si supera con interventi al limite del possibile. Un punto guadagnato, grazie a lui.
SKRINIAR 6: Il migliore del reparto arretrato questa sera, anche se ha sofferto e non poco la pressione bergamasca. Bloccato in fase di spinta, deve accontentarsi di coprire le incursioni avversarie.
D’Ambrosio 5: Partita opaca condita da errori da matita rossa per il numero 33. Perde un paio di palloni su cui ci mette la pezza un super Handanovic, e all’ultimo minuto si mangia un gol tutto solo davanti la porta di Musso.
BASTONI 5,5: Meno brillante del solito, ma quasi sempre attento. Sul finale si fa sfuggire Muriel e Inzaghi lo toglie per evitare guai peggiori.
DARMIAN 5: Per caratteristiche non la sua partita ideale. Bloccato sulla fascia senza possibilità di salire per lunghi tratti del match, si limita al compitino in fase arretrato. Forse Dumfries andava inserito prima.
BARELLA 6: Partita senza infamia e senza lode quella del numero 23, che si concede qualche giocata di classe (come il tacco che spinge D’Ambrioso tutto solo in area avversaria) ma anche qualche amnesia che poteva costare cara.
BROZOVIC 5,5: Non il solito Brozovic, costantemente braccato a uomo dal pressing bergamasco. Si concede più volte il lusso di non liberarsi della palla in zona pericolosa, concedendo all’Atalanta una clamorosa occasione a porta spalancata. Per fortuna c’era Handanovic.
CALHANOGLU 6: Buona partita del turco, che forse è quello che ha sofferto meno il pressing avversario. Nel secondo tempo viene sostituito per motivi sconosciuti, forse per quell’ammonizione che tanto fa soffrire Inzaghi.
PERISIC 6,5: Dopo Handanovic, il migliore in campo dei campioni d’Italia. Attacca quando può attaccare e difende da terzino navigato quando c’è da stare bassi. Una sicurezza, soprattutto in partite così complicate.
DZEKO 5: Sciupa due ghiottissime occasioni di testa nel primo tempo, e una ancora più ghiotta nel secondo. Nel mezzo, un tiro da posizione perfetta sparato in tribuna. La partita si può pareggiare, ma se sbagli occasioni così diventa difficile puntare alla vittoria.
SANCHEZ 5: L’attaccante più in forma della rosa oggi non brilla, anzi, sbaglia quasi tutto quello che era possibile sbagliare. Non la sua partita evidentemente, no che chi sia entrato al suo posto (Correa) abbia fatto meglio.
Dalla panchina:
(Dal 66’) VIDAL 5,5: Una prestazione da 6 nel complesso, se non fosse per una palla persa stupidamente a centrocampo che per poco non portava alla sconfitta. Entra per aggiungere fisicità, ma forse era meglio insistere con la tecnica di Calhanoglu.
(Dal 66’) CORREA 4: Non si capisce quale sia il suo ruolo, ma non combina nulla né come punta di peso in area né come rifinitore dal limite. Giocatore completamente tagliato fuori dagli schemi e lasciato in campo a vagabondare in attesa di una giocata illuminata: forse un po’ troppo poco per un investimento da 30 milioni di euro.
(Dal 66’) DUMFRIES 6,5: Il migliore dei subentrati, con lui in campo l’Inter si riaccende e riesce a colpire la Dea dall’esterno dopo un’ora di sostanziale monotonia. Era la sua partita, e se fosse entrato prima forse parleremmo di un risultato diverso.
(Dal 82’) LAUTARO SV: Con un Dzeko in giornata no, doveva entrare assolutamente prima.
(Dal 82’) De Vrij sv: Giusto il tempo di sporcarsi la divisa.