Inzaghi nella partita di ieri vinta all’ultimo respiro dai nerazzurri per 2-1 è stato assoluto protagonista del match.
Come riporta il Corriere dello Sport, il tecnico piacentino ha saputo leggere alla perfezione la gara, non sbagliando, a conti fatti, nessuna scelta. Basti pensare a Edin Dzeko: il bosniaco non aveva di certo fatto la sua miglior prestazione da quando veste la casacca nerazzurra, eppure Inzaghi ha deciso di tenerlo in campo per tutti e 90 i minuti scegliendo invece di sostituire Lautaro Martinez. Il centravanti ex Roma era stato disattento, poco concreto e a tratti macchinoso, ma l’allenatore nerazzurro ha scommesso sulla sua capacità di determinare la partita, e ha avuto ragione.
Come ha avuto ragione con l’ingresso di Dumfries (sempre più dentro al progetto Inter), decisivo ai fini del risultato con una cavalcata sulla fascia negli ultimi minuti, propedeutica ad un cross perfetto che l’ariete Dzeko ha trasformato in oro.
E allora non può più essere un caso: oltre che contro il Venezia, già con Juventus ed Empoli l’Inter si era dimostrata in grado di essere pericolosissima negli ultimissimi minuti di gioco in “zona Simone”. La qualità della rosa nerazzurra certamente aiuta mister Inzaghi, che però già alla Lazio si era distinto per rimonte eccezionali e gol vittoria sul gong.
Quello che appare chiaro, dunque, è che l’Inter non molla mai; i nerazzurri sono la compagine che più di tutte ha recuperato punti da situazioni di svantaggio e la partita di ieri è stato l’ennesimo manifesto della compattezza granitica di tutto il gruppo.