Edin Dzeko e l’Inter.
Un lungo corteggiamento concluso con il lieto fine nell’agosto 2021. Nelle scorse stagioni, le strade di Dzeko e dell’Inter sembravano già doversi incontrare: i dirigenti nerazzurri hanno provato a prendere il bosniaco per sostituire Icardi, dopo un paio d’anni hanno tentato di avvicinarlo per fare il vice Lukaku.
L’approdo ufficiale è avvenuto quando Marotta e Ausilio lo hanno acquistato per sostituire proprio il belga. Già in estate Dzeko, appena giunto a Milano, ha idealmente respinto le voci che lo davano riserva di un attaccante più giovane e promettente. Complici epoche economiche difficili, ma soprattutto prestazioni convincenti fin da subito, Dzeko si è preso con onore la maglia da titolare.
I tifosi nerazzurri erano scettici su Dzeko, considerando anche l’età che sicuramente non giocava a favore del bosniaco. Dzeko, invece, ha fatto vedere che la potenza e la qualità del “Cigno di Sarajevo” non sono diminuite nel corso degli anni. In questa prima parte di stagione, tra Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e Champions League, ha giocato 29 partite segnando 12 gol e ha fornito 5 assist ai compagni di squadra.
Dzeko, insomma, ha resistito. E lo farà ancora. Anche dopo questa sessione di mercato invernale, in cui l'Inter è accostata ad altri arieti (Scamacca su tutti), il bosniaco resterà prim'attore in campo, imperturbabile. Dzeko, del resto, sembra non sentire le pressione di nulla, e continua a giocare partite di alta intensità.
E anche dovesse arrivare Scamacca nella prossima stagione, Dzeko – c'è da scommetterci – sarebbe pronto a sfidarlo, a suon di gol e assist. Una competizione leale, che non preoccupa certo chi, in carriera, ha vissuto tante situazioni analoghe, uscendone spesso vittorioso.