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Inter, questo l’undici del futuro. E sarà  ancora (molto) competitivo

Per la prossima stagione si è iniziato dal portiere camerunese Onana, Gosens è l’esterno che mancava. Ecco la formazione che verrà 

L'Inter e il futuro: così può cambiare l'undici.

Il club nerazzurro sta guardando già al domani. Tra certezze e volti nuovi, i campioni d’Italia in carica, non smettono di progettare. A partire dalla porta. Onana (già ingaggiato) e Handanovic partiranno alla pari e si giocheranno il posto tra i pali. Il capitano, titolare ormai da diverse stagioni, potrebbe restare nonostante il nuovo acquisto, sposando la causa interista fino in fondo. L’attenzione è anche sul restante reparto arretrato: l’addio di Kolarov, in tal senso, imporrà l’evoluzione di Dimarco a terzo di sinistra come vice Bastoni, mentre serenità a destra sarà garantita da Skriniar e D’ambrosio che possono ancora alternarsi. Al centro Ranocchia può far da chioccia a un nuovo arrivato tra Bremer e Ginter, nel caso in cui si materializzasse davvero l'addio dell'olandese Stefan De Vrij.  

E a centrocampo? Si segue Frattesi indipendentemente dal rinnovo di Brozovic, quelli destinati a partire sembrano Vecino e Vidal. Gagliardini? In bilico, potrebbe anche restare per far legna come sempre, mentre Barella e Calhanoglu sono inamovibili, cresce nel frattempo Agoume in momentaneo prestito al Brest (non sarebbe da escludere, dunque, il suo rientro).

C'è, poi, il capitolo attaccanti: Caicedo almeno fino a giugno (poi chissà), l’anno prossimo nel raparto potrebbe mancare Sanchez. Fari puntati su Scamacca e Raspadori dunque, al momento però il primo sembra escludere il secondo e viceversa, il tutto con uno sguardo sempre rivolto a Dybala e alla sua situazione a Torino. Dzeko, Correa e Lautaro gli inamovibili (a meno, specie nel caso dell'argentino, di offerte irrinunciabili).

Onana; Skriniar, Bremer, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Gosens; Lautaro, Scamacca (o Dybala). Questo il prossimo undici? Solo un giochino, per ora. Quel che conta è la solidità di una società che sa come muoversi. Un segnale è che i migliori colpi di mercato vengono annunciati quando ormai sono praticamente già fatti, denotando lungimiranza e saggezza, due cose non da poco se si vuole restare al vertice.