La Lega fa sul serio, e vuole portare la Serie A negli Stati Uniti durante il Mondiale in Qatar.
Il progetto nasce dalla necessità sportiva di mantenere in attività i giocatori che non parteciperanno al prossimo Mondiale e si pone anche l'obiettivo di sviluppare e promuovere il nostro calcio in un mercato importante come quello americano.
L'ambizioso progetto è stato spiegato da Andrea Butti, “Head of Competition” della Lega Serie A, in anteprima a Tuttomercatoweb. Il manager ha parlato di un progetto in fase embrionale, che la Lega sta studiando da un paio di mesi, evidenziando il fatto che anche mandando circa 80/85 giocatori alla rassegna mondiale rimarrebbe un cospicuo numero di giocatori liberi da impegni sportivi per quasi due mesi, vista la sospensione del campionato dal 13 novembre all'inizio di gennaio.
Ovviamente le attenzioni sono rivolte ai costi ed all'organizzazione logistica, visto il grosso numero di persone da spostare da un continente all'altro. Per questo l'intento principale è quello di reperire sponsor e broadcasters che supportino l'intero progetto.
La struttura del torneo la spiega direttamente Butti. “Una ventina di giorni in tutto. Questa pausa di un mese e mezzo-due necessita di una sorta di precampionato, anche perché da gennaio a giugno sarà un tour de force. Così abbiamo pensato di strutturare un torneo con una fase a gironi iniziale e a seguire un tabellone tennistico con quarti, semifinale e finale. Il tutto per un tempo corretto che consenta a tutti di arrivare a gennaio alla pari con chi parteciperà in Qatar”.
L'unico obbligo da tenere presente è quello di non andare in contemporanea col Mondiale, ed a questo proposito si stanno studiando degli orari alternativi alle sfide che si disputeranno in Qatar.
I club di serie A sono già al corrente del progetto da fine gennaio, ed hanno dato un input positivo. Adesso bisognerà solo capire se la Lega riuscirà a portare a compimento un’opera molto ambiziosa e dal grande fascino.