Inter, caso plusvalenze: questa la reazione della società

Inter, nella giornata di ieri, martedì 8 febbraio, la Guardia di finanza ha acquisto documenti nella sede della Covisoc (puoi leggere qui per saperne di più circa quanto accaduto).

La perquisizione negli uffici della Federcalcio rientrava nell'ambito dell'indagine della Procura di Milano, riguardante 62 operazioni. Nel mirino alcune plusvalenze sospette. La Gazzetta dello Sport questa mattina ha affrontato la questione, sottolineando come però nella società guidata dal gruppo Suning non ci sia un clima di particolare preoccupazione. Innanzitutto va chiarito che circa 40 operazioni tra quelle sotto esame sono ascrivibili alla Juventus, mentre quelle che impattano sul club nerazzurro sono circa 8 (come ad esempio i trasferimenti di Ionut Radu e Andrea Pinamonti). 

“Il club nerazzurro è comunque tranquillo, considera i fatti di ieri un atto dovuto e al di là di quelli che saranno gli sviluppi dell’indagine continua a ribadire che tutte le operazioni sono documentabili.” Questo quanto scrive questa mattina la rosea, che specifica anche che “già il 21 dicembre la Procura milanese si era mossa richiedendo delle perquisizioni nella sede dell’Inter e negli uffici della Lega, acquisendo bilanci, contratti e movimenti bancari su diverse operazioni relative alle stagioni 2017-2018 e 2018-2019”. 

Nessuna partire apprensione quindi, come già trapelato al momento del primo blitz nella sede dell'Inter. La società continua ad essere convinta della trasparenza delle operazioni in oggetto, che non avrebbero configurato alcun illecito.