Inter, dalla Roma…alla Roma.
Si potrebbe descrivere in questo modo il percorso di Alexis Sanchez in questa stagione. Il cileno era ad un passo dall'addio (già nella sessione di gennaio). Il malcontento per lo scarso utilizzo era palpabile, tanto che era arrivato anche un duro sfogo su Instagram dopo il match contro il Sassuolo. Poi però la gara contro la Roma di Mourinho all'Olimpico ha cambiato tutto. Joaquin Correa si è infortunato, e si è capito subito che ne avrebbe avuto per molto. Allora ecco che l'ex Barcellona è diventato indispensabile, e ha risposo a diverse chiamate di Simone Inzaghi in maniera ottimale. Grandi prestazioni, gol e assist. Ma sempre con l'ombra di un addio a giugno per via di quell'ingaggio troppo alto ed incompatibile con la situazione finanziaria del club.
Ma ecco che ancora una volta la Roma di Mourinho potrebbe rappresentare una svolta. In Coppa Italia è arrivato il super gol che ha chiuso il match e portato i nerazzurri in semifinale. Il Corriere dello Sport ha spiegato questa mattina come la nuova situazione potrebbe aver stravolto gli scenari anche per il futuro. “Non si parla più di addio scontato a giugno a dispetto di un ingaggio pesantissimo da 7 milioni netti a stagione fino al 2023. Alexis potrebbe andarsene alla ricerca di un ultimo remunerativo contratto pluriennale ma anche restare, soprattutto se il 2021-22 dovesse finire tra i sorrisi. Per parlare del futuro, però, c'è tempo. Adesso Sanchez non vuole fermarsi e a Napoli o contro il Liverpool è convinto di partire di nuovo tra i titolari. Il popolo nerazzurro ne è sempre più innamorato. In attesa di Correa e Caicedo, là davanti le scelte di Inzaghi non sono più così scontate”.