Inter, Zanetti si racconta a El Clarin.
Il vicepresidente nerazzurro ed ex capitano, si è confessato al quotidiano argentino, ricordando i suoi esordi in Argentina e ricordando anche il suo passaggio all'Inter. Zanetti ha ricordato il suo inizio al Banfield dicendo come il suo ricordo più bello sia stato quello del primo stipendio ricevuto, dando una grande soddisfazione alla famiglia per i tanti sacrifici effettuati per lui. Ma anche l'addio al proprio paese è stato uno dei momenti più toccanti, con gli amici ad accompagnarlo all'aeroporto in lacrime.
Un'esperienza, quella in nerazzurro, che è partita con tante speranze, credendo di dover partire in prestito, visti gli acquisti fatti in quella stagione. Invece, fu lanciato in campo, a ricoprire la fascia destra, con Roberto Carlos sul lato opposto, nella partita contro il Vicenza. La prima di tante gare giocate da Zanetti e che lo ha reso una delle più grandi leggende della storia interista di tutti i tempi, un capitano ed una figura che ancora oggi rappresenta un'icona indelebile.
Zanetti ha dimostrato con la sua classe di essere un giocatore molto più che rappresentativo e a cui è stato riconosciuto un ruolo di fondamentale importanza anche all'interno della società nerazzurra, con il ruolo di vicepresidente. Adesso, con la sua esperienza vincente, può aiutare gli attuali membri della rosa non solo a comprendere cosa vuol dire vincere, ma soprattutto a capire cosa vuole dire giocare per una squadra come l'Inter, instillando grande senso di appartenenza e senso della storia nerazzurra. Un simbolo nerazzurro, come detto, ma che anche in patria ha rappresentato e rappresenta un simbolo enorme.