Inter, il Liverpool è alle porte.
Ieri i ragazzi di Simone Inzaghi hanno affrontato l’ennesimo big match ravvicinato da quando si è definitivamente entrati nel girone di ritorno, portando a casa un punto importante contro il Napoli dell’ex Luciano Spalletti. Adesso, all’orizzonte c’è un ottavo di Champions League da affrontare, contro una delle migliori squadre d’Europa.
I Reds, sotto gli ordini di Jurgen Klopp, sono diventati una vera e propria macchina da guerra: gli uomini del tecnico tedesco rappresentano a pieno l’idea di calcio moderno fatto di dinamismo, velocità, scambi sullo stretto e rapidi cambi di fronte. Il Liverpool verrà a San Siro da favorito, conscio del fatto di avere le carte in regola per creare non pochi pericoli ai nerazzurri.
In primo luogo, potrà contare su un reparto difensivo di altissimo livello, composto da due dei migliori terzini al mondo, ovvero Robertson e Arnold che agiranno con i centrali Matip e soprattutto Van Djik, difensore completo e ormai considerato tra i migliori nel suo ruolo.
Se non bastasse, a centrocampo Klopp si affiderà a Fabinho, Henderson e Keita, tre giocatori di livello che con il tecnico tedesco hanno raggiunto il top della forma e della maturità mentale, che permette loro ormai da anni di essere tre dei migliori centrocampisti al mondo.
Dulcis in fundo, l’attacco: il Liverpool ha a disposizione due frecce, due fuoriclasse assoluti, ovvero Manè e Salah, freschi finalisti della coppa d’Africa. Loro rappresenteranno il pericolo principale per la retroguardia nerazzurra, senza dimenticare Jota che agirà da falso nueve.
Insomma, l’impegno è dei più ardui; ma l’Inter, si sa, non è squadra “normale”, e chissà che nella partita più difficile dell’anno (fino ad ora) i ragazzi di mister Inzaghi non riescano a mettere in atto i principi di gioco fin qui visti che tanto hanno fatto gioire i tifosi nerazzurri.