Paul Ince, il doppio ex fa il punto su Inter – Liverpool di Champions League.
Il centrocampista inglese degli anni ’90 ha rilasciato un' intervista a “La Gazzetta dello Sport” in edicola oggi. Ince non nasconde il suo rapporto speciale con l’Inter che definisce “un sentimento”, confessando che spesso canta ancora il coro che per lui si alzava dalla nord. Curva Nord di cui racconta fu anche ospite, andando a vedere una partita proprio dal settore più caldo del tifo interista, dichiarando di non aver mai più vissuto una giornata tanto incredibile. Per Ince gli anni milanesi furono i più bella della sua carriera e afferma di averla lasciata solo per motivi familiari che lo portarono a tornare in Inghilterra proprio al Liverpool. Quello interista fu un biennio che, seppur non portò a trofei, i tifosi nerazzurri ricordano con affetto in quanto Ince fu un vero baluardo del centrocampo nerazzurro degli anni di Hodgson, dando davvero tutto e segnando anche 13 gol in 73 partite.
Per quanto riguarda questi ottavi di Champions Ince ammette che non tiferà per nessuna delle due squadre augurandosi che vinca lo spettacolo. Secondo lui per l’Inter sarà fondamentale che la difesa sia perfetta, sottolineando come con Inzaghi, a differenza di Conte, la squadra giochi un calcio molto più tecnico. Peccato che non sia possibile per l’Inter schierare Barella, che l’ex capitano della nazionale inglese vede come un uomo chiave nelle partite per l’intensità, i tackle, gli assist e anche i gol che realizza. Per sostituirlo Vidal (qui le ultime di formazione) dovrà trovare forze nuove rispetto a quelle fatte vedere ultimamente. In attacco si augura di vedere la coppia Dzeko Lautaro.
In conclusione quando gli viene chiesto chi è il “governatore”, soprannome col quel veniva osannato, di oggi e se potrebbe essere proprio Barella sorridendo dichiara: “Okay Nicolò mi piaci, ma c'è un solo governatore ed è Paul Ince””.”