Inter, per Lautaro la partita più importante con la maglia nerazzurra è a poche ore di distanza.
Le recenti settimane non sono state facili per Lautaro Martinez, a secco di gol e in difficoltà di prestazioni. Ma quella contro il Liverpool è la classica notte che può risvegliare orgoglio, voglia di fare la storia, fuoco. E il Toro, di fuoco dentro, ne ha persino da regalare. La voglia dell'ex Racing di essere decisivo nell'andata degli ottavi di finale di Champions League a San Siro si evince anche dalle parole del numero 10, rilasciate in esclusiva ad Amazon Prime:
PIU' MATURO – “Che Lautaro vedrete domani? Un giocatore che è cresciuto tanto, che ha già giocato 2-3 volte in Champions. Sarà una partita bellissima da giocare. Abbiamo passato il turno, per noi era importante. Spero di far bene e aiutare la squadra, passare è il nostro sogno. La nostra Inter vuole essere protagonista e mettere in difficoltà gli avversari”.
PARTITA PIU' IMPORTANTE – “La partita più importante della mia carriera con la maglia dell'Inter? Sì, perché sarà un ottavo di finale. Sicuramente sarà una delle più importanti”.
KLOPP – “I suoi elogi mi fanno piacere, lo ringrazio. E' un grande allenatore e sicuramente preparerà bene la partita. Dobbiamo essere bravi se vogliamo passare. Loro hanno giocatori di qualità, dobbiamo prepararci bene, sarà importante la fase di non possesso, perché loro attaccano con tanti uomini veloci. Dobbiamo essere attenti”.
MILITO – “Milito? Lui è una persona molto importante per me, mi chiama sempre e mi dà dei consigli. Lo ringrazio, perché ho imparato tanto e questi sono momenti che ti porti sempre dentro. L'esordio col Racing al suo posto? Emozione unica, lui era un idolo per la gente di Avellaneda. Sono arrivato a Buenos Aires con quel sogno e realizzarlo così è stato bellissimo”.
ATTACCANTE IDEALE – (Mostrano a Lautaro le foto di Ronaldo, Milito, Adriano e Lukaku, ndr) “Attaccante ideale? Il miglior piede destro è di Milito, il sinistro di Adriano: preciso e potente. Colpo di testa? Di Romelu: cercava sempre lo spazio all'interno dell'area, ha deciso anche un paio di partite così. Ci prendiamo lui. Dribbling? Del Fenomeno: era molto veloce, era facile per lui saltare gli avversari e arrivare in porta. Infine, il mio cuore: cerco sempre di dare il massimo con la maglia che indosso, l'importante è sempre che l'Inter vinca. Cerco di lasciare tutto per aiutare i compagni”.
PIU' IN ALTO POSSIBILE – “Dal primo giorno in cui sono arrivato, la gente mi ha trattato in modo speciale, perché gli argentini qui hanno fatto la storia. Spero di continuare a fare del mio meglio per portare l'Inter più in alto possibile”.