Inter, il reparto offensivo sta vivendo un periodo davvero nero.
I numeri sono in calo drastico (qui puoi leggere l'analisi), e forse la ragione può rinvenirsi anche nelle caratteristiche dei giocatori a disposizione del tecnico. Edin Dzeko viene definito “regista offensivo”, vista la sua propensione ad agire sulla trequarti. Alexis Sanchez e Joaquin Correa sono invece le classiche seconde punte, votate più all'assist che al gol. Infine c'è Lautaro Martinez, non il rapace d'area di cui avrebbe bisogno la squadra. In vista della sessione estiva sarà quindi necessario investire su una punta che porti in dote un numero importante di gol e che possa far sì che la squadra abbia un punto di riferimento in avanti.
L'identikit sembra essere quello di Gianluca Scamacca, che,secondo la Gazzetta dello Sport in edicola oggi, sarebbe ormai ad un passo dal diventare un giocatore dell'Inter. Ieri dopo il gol il giocatore non ha neanche esultato. La versione ufficiale è quella secondo cui c'era il timore che la rete venisse annullata, ma chissà che non ci sia di più.
“Gianluca sta facendo di tutto per mettersi in mostra e meritarsi quel tipo di palcoscenico: sfrontato, mai intimorito dall’avversario, sempre alla ricerca di ciò che sa fare meglio, il gol. Ecco, a un attaccante di un certo livello è la prima cosa che gli si chiede, perché è con i gol che si vincono le partite. E da ieri Scamacca è arrivato per la prima volta in carriera in doppia cifra in Serie A (con eurogol a Milan e Napoli), al secondo anno da protagonista. E ci è arrivato nello stadio più prestigioso, nella scala del calcio, direttamente nel salotto di casa di quella che con ogni probabilità sarà la sua squadra dal prossimo anno. Perché, insomma, l’Inter ha messo qualcosa in più delle semplici basi di una trattativa e dopo il passaggio alla Juve di Vlahovic, il suo futuro è apparso a tutti abbastanza scritto”. Una giornata da dimenticare quella di ieri, ma potrebbe comunque essere arrivato un segnale importate per il futuro. Con l'eventuale arrivo di Scamacca infatti la crisi dell'attacco potrebbe diventare, a partire dalla prossima stagione, un ricordo.