Crespo, le parole su Lautaro Martinez.
Il ruolo di attaccante è molto difficile, bisogna combinare gol ed equilibrio nel rendimento. Quando una delle due condizioni viene a mancare, l'attaccante entra in una fase di crisi ed è quello che sta vivendo il numero 10 nerazzurro Lautaro Martinez. Non segna in campionato dalla sfida contro la Salernitana dello scorso 17 dicembre.
A fare da scudo a Lautaro per le critiche ricevute, è arrivato in soccorso il connazionale Hernan Crespo, rilasciando un'intervista alla Gazzetta.it “Chi critica Lautaro capisce poco di pallone, questo mi sento di dirlo chiaro e tondo“.
Crespo si focalizza sul lavoro che fa l'attaccante durante la partita: può capitare che in una partita l'attaccante tocchi un pallone e segni, mentre può capitare che in 10 tiri totali non ne entri neanche uno e questa situazione sta capitando sia a Lautaro ma è capitato anche ad Hernan Crespo. L'ex attaccante nerazzurro crede che non è un problema di Lautaro ma è di tutta la squadra, perchè il rendimento di un attaccante dipende molto dal modo di giocare dei compagni e secondo Crespo l'Inter non sta giocando come faceva ad inizio stagione. Per sbloccare il momento negativo di Lautaro, serve un gol “Ne fa uno e poi ne mette 8 di fila“.
Secondo Crespo, il modo in cui la squadra può aiutare Lautaro, è coinvolgerlo di più anche quando è marcato dagli avversari o è spalle alla porta, deve sentirsi parte del progetto. Il momento di Lautaro, ricorda a Crespo il suo primo anno a Parma quando i tifosi lo fischiavano ma Ancelotti lo faceva giocare ugualmente e la sua fiducia cresceva “Chiunque in un periodo buio deve essere sostenuto, deve sentire l'appoggio di tutti. Metterlo sul banco degli imputati può solamente creare altri guai“.
Per “El Valdanito” non c'è un problema tra Lautaro e Dzeko, si tratta solo di piccoli dettagli “Lautaro ha fatto bene con Lukaku, sta facendo bene con Dzeko e farà bene con chiunque, questo perchè è un campione“.
Crespo suggerisce a Lautaro di non farsi travolgere dalle emozioni, perchè tutti i grandi attaccanti hanno attraversato un periodo negativo “In questi momenti serve la ragione, non l'emozione“.