Inter, il periodo che sta vivendo la squadra nerazzurra non è di certo tra i più rosei.
Gli uomini di Simone Inzaghi vengono da un periodo proibitivo, durante il quale hanno affrontato addirittura 8 big match.
Questa potrebbe essere una chiave di lettura per questa fase non esaltante, in cui non si vede traccia di quell'Inter che aveva incantato per circa tre mesi. La media gol è crollata, a causa di un attacco che ha perso ispirazione e pragmatismo. Anche la difesa non da più le sufficienti garanzie (in questo caso il più in difficoltà è Stefan De Vrij). Oltre la stanchezza però c'è anche un'altra possibile interpretazione.
La Gazzetta dello Sport questa mattina ha evidenziato una statistica riguardante le precedenti stagioni in serie A (con la Lazio) dell'allenatore nerazzurro. Inzaghi infatti 4 volte su 5 campionati disputati su una panchina di una squadra professionista ha visto il rendimento calare drasticamente nel girone di ritorno.
“Nello storico di Inzaghi, troppe volte in passato le sue squadre hanno visto crollare il proprio rendimento nel girone di ritorno. Certo, con la Lazio le ambizioni di partenza erano diverse, l’obiettivo massimo era centrare un posto in Champions e la partenza sprint diventava quasi un obbligo per poi provare a tenere botta nel finale. Già, perché il calo più vistoso è sempre arrivato in primavera, nell’ultimo segmento della stagione. Nel confronto tra l’andata e il ritorno nelle stagioni con la Lazio, quattro volte su cinque nella seconda parte sono crollate media punti e percentuale di vittorie: clamorosa fu l’inversione di tendenza del 2017-18, con una media punti passata da 2,11 a 1,68 e una percentuale di vittorie crollata dal 63 per cento al 47. Un motivo per sorridere però c’è: solo lo scorso anno il cammino della Lazio è rimasto praticamente invariato, e all’Inter andrebbe benissimo riprendere quel passo record”.
Una delle possibili soluzioni potrebbe sicuramente essere quello di rivedere alcuni giocatori chiave nel migliore condizione. Oltre ciò ci sarà anche l'inserimento del nuovo arrivato, Robin Gosens (qui i dettagli).