Home » Sala e la questione San Siro. Scenario incredibile sul futuro di Inter e Milan

Sala e la questione San Siro. Scenario incredibile sul futuro di Inter e Milan

Il primo cittadino confessa la “paura” che le due squadre, stanche di non trovare una soluzione su San Siro, possano recarsi altrove.

Sala dice di nuovo la sua sulla questione del futuro di San Siro.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha rilasciato delle battute sulla questione a latere di un incontro a Palazzo Marino. Il primo cittadino meneghino non ha nascosto il suo timore più grande, quello che vedrebbe sia Inter che Milan scegliere di spostare altrove la sede per il loro nuovo stadio.

Come riportato dal sito calciomercato.com, Sala ha letteralmente detto di avere paura di “rimanere con il cerino in mano”. Se le due squadre, a seguito dell’infinito iter che ancora non ha visto una soluzione, dovessero lasciare il capoluogo lombardo sarebbe davvero un “grande problema”. Il sindaco si è detto favorevole a svolgere un dibattito pubblico, ma ha anche affermato che le due società, che hanno messo il progetto del nuovo stadio come fondamentale per il continuo delle loro attività, non hanno una pazienza illimitata. Sempre Sala ha confermato la disponibilità a partecipare alla commissione che dovrebbe partire pur non sapendo quando. Inoltre ha rilasciato anche la sua visione sul mondo del calcio che vede come un sistema già da tempo non sostenibile, aggravato dalla crisi dovuta alla pandemia. Sulla questione Superlega, nata e tramontata mesi fa, ha confermato che a ben vedere una Superlega nei fatti esiste già e secondo il sindaco Sala sarebbe la Premier League che riesce ad attrarre oltre 4 miliardi di euro, il doppio rispetto a La Liga e addirittura 4 volte più di Bundensliga e Serie A.

Per sostituire lo stadio Meazza di San Siro le due società milanesi avevano scelto il progetto chiamato “La Cattedrale” dello studio americano Populous, come confermato il 21 dicembre scorso. Al momento sembra lontana la parola finale sulla realizzazione dello stadio, sia per i problemi di cubature e impatto sul quartiere, ma anche pere la presenza di un comitato che non vuole l’abbattimento dello stadio attuale, operazione fondamentale per la realizzazione del nuovo impianto.