Inter, Inzaghi per martedì sera ha già in mente l'undici da schierare in campo con una carta a sorpresa contro il Milan.
La parola d'ordine di questi giorni alla Pinetina è serenità. La ripete spesso l'Amministratore Delegato Giuseppe Marotta, quasi come un mantra da inculcare nei giocatori.
La situazione in campionato si è complicata con gli ultimi risultati deludenti ma guai a fare drammi. Il campionato è sempre apertissimo e da qui alla fine sarà una lunga rincorsa al titolo di Campione d'Italia. D'ora in avanti ogni passo falso costerà carissimo a tutti e l'Inter non può più aspettare i regali degli altri, deve riprendere la marcia a pieno ritmo.
Il Corriere dello Sport di oggi 27 febbraio sottolinea come il derby di martedì sera possa essere l'occasione giusta per alzare il livello di attenzione e concentrazione, accantonando il blocco fisico e psicologico delle ultime settimane. Le motivazioni non mancheranno e la partita di Coppa Italia è la migliore occasione per prendersi una rivincita sul Milan dopo la sconfitta nell'ultima stracittadina in campionato e dimostrare la propria superiorità sul campo.
Inzaghi ha in mente di schierare la formazione titolare martedì sera in Coppa Italia (le panchine di Skriniar e di Lautaro col Genoa sono state decise proprio in vista derby), con una carta a sorpresa da giocarsi a gara in corso: Robin Gosens. L'esterno tedesco verrà con ogni probabilità convocato da Inzaghi e stando agli ultimi allenamenti potrebbe avere nelle gambe una ventina di minuti. L'ex Atalanta è in grado di rompere gli schemi difensivi avversari e sarà utilissimo nello sprint finale anche in campionato, sempre che mantenga la salute.
Niente da fare invece per il Tucu Correa: occorrerà attendere la partita con la Salernitana per rivedere in campo l'argentino. In una squadra che fatica in attacco a rompere il ghiaccio e a sbloccarsi l'apporto di Correa potrà essere fondamentale.
Il derby dunque è una opportunità unica per mettersi alle spalle il tunnel di febbraio e per uscirne occorre farlo tutti insieme.