Inter-Milan, molto più di una semplice partita.
Il derby di Milano non è, e non sarà mai una partita banale. Ma quello in programma martedì, valevole per la semifinale di andata di Coppa Italia, non lo è a maggior ragione; l’Inter vorrà ad ogni costo vendicare la sconfitta rimediata contro i cugini nell’ultimo derby, oltre a invertire la tendenza negative delle ultime uscite. I rossoneri, invece, vorranno uscire prima possibile dal filotto di due pareggi ottenuti con Salernitana e Udinese.
Entrambe le squadre di Milano sembra stiano facendo di tutto per non dare la zampata decisiva al campionato; stanchezza fisica, poca maturità, sfortuna o chissà cos’altro, nerazzurri e rossoneri sembra debbano battere prima di tutto loro stesse che gli avversari da affrontare ogni settimana. È un campionato strano, gli sbagli vengono perdonati, ma chissà ancora per quanto.
C’è però un elemento ulteriore che regnerà sovrano martedì sera, quello psicologico. Vincere, infatti (nonostante sia solo l’andata della doppia sfida), contribuirebbe a dare una mazzata sotto il profilo psicologico all’avversario, e di conseguenza anche una spinta emotiva a chi riuscirà a portare a casa il risultato positivo.
L’Inter ha bisogno di tornare ad essere la squadra convincente e dominante della prima parte di campionato, capace di impressionare, sorprendere e divertire. La squadra sembra nervosa, poco lucida, per nulla concreta. É chiaro che il momento di appannamento stia durando troppo, ma c’è ancora tempo per rimettersi sul binario giusto.
La voglia di riscattare l'ultimo derby, dunque. Poi gli intrecci di un campionato che vede ugualmente le due squadre in lotta fra di loro. Infine, l'aspetto psicologico, e la necessità dell'Inter di tornare quella che era fino a qualche settimana fa. Quattro risvolti. E quale partita migliore del derby per mandare un segnale a tutti e tornare ad essere l’Inter pre-sosta?