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Inter, non si vede la svolta. E arriva un campanello simbolo del momento

Ieri sera i nerazzurri hanno pareggiato 0 a 0 contro il Milan, disputando una gara di bassissimo livello e che conferma il periodo di crisi

Inter, nella gara di ieri la tanto attesa svolta non è arrivata.

I nerazzurri non sono riusciti a trovare la via del gol, e nei 90 minuti non è arrivato neanche un tiro in porta. La squadra appare bloccata dal punto di vista psicologico, come ammesso anche da Simone Inzaghi nel post gara, quando ha dichiarato che il derby di campionato perso in quel modo ha lasciato il segno. Secondo la Gazzetta dello Sport le due milanesi appaiono in netta difficoltà, e sono indietro rispetto a Napoli e Juventus che sembrano crederci un pò di più. Ma la squadra che secondo la rosea ha maggiori ragioni per preoccuparsi è proprio l'Inter. La crisi non è solo realizzativa, ma riguarda ancheil  piano del gioco. Edin Dzeko viene cercato solo ed esclusivamente tramite i lanci lunghi perché non ri riesce più ad arrivare all'attacco tramite il palleggio. Ma c'è anche un altro elemento che è in affanno, e che simboleggia il momento. Si tratta di Nicolò Barella.

“Barella è il simbolo dell’involuzione: era il moto perpetuo, oggi sembra che corra nella neve. E poi il gol: quarta partita di fila senza buttarla dentro, 403’ di digiuno. Lautaro, ieri, ancora peggio del solito. Una carezza a Inzaghi è venuta dal rientro di Correa e dal debutto di Gosens. Quattro gambe così fresche e veloci servono come il pane a questa Inter spompata”. Tanti i motivi della crisi, e starà all'allenatore trovare il bandolo della matassa in vista della volata finale. In campionato ci sarà da affrontare un cammino che presenta solo la Juventus come vero duro ostacolo, mentre il derby di ritorno di Coppa Italia è datato 20 aprile. Il tempo per ritrovare la quadra insomma c'è.