Caicedo si racconta a DAZN.
Nella sesta puntata del format “Careers”, il protagonista è Felipe Caicedo. Racconta la sua storia da inizio carriera fino al suo approdo nell’Inter.
La sua carriera inizia grazie ad un reality show: c’erano tutti i ragazzi che si allenavano e si sfidavano. Il migliore aveva la possibilità di andare in Argentina e giocare in una squadra. Caicedo è stato un vincitore ed ha giocato al Boca Juniors, è stato 3 mesi nella squadra argentina e lì è nata la sua carriera.
Nella sua carriera ha avuto qualche momento di sconforto ma alla fine doveva sempre preservare ed aver lasciato il suo paese da giovane gli ha dato la possibilità di avere un carattere forte “Non mi arrendo mai e cerco sempre di andare avanti”.
La sua prima esperienza europea è stata nel Basilea. Caicedo è stato colpito molto dal clima perché Caicedo veniva da un paese dove la temperatura più bassa era di 18 gradi, mentre a Basilea in inverno si toccano punte di -13 gradi. Non è stato facile anche con la lingua perché lui parlava solo lo spagnolo mentre a Basilea parlavano inglese, italiano, tedesco e francese.
Il suo approdo al Manchester City è stato un “Periodo molto bello della mia vita”. A Manchester è passato dalle battaglie a metà classifica alle battaglie per vincere tutto. Ha imparato molto e i suoi compagni lo hanno aiutato molto. Gli sarebbe piaciuto restare di più in Premier, ma non ha rimpianti del suo periodo a Manchester perché quella fase lo ha aiutato ad essere il calciatore che è oggi.
L’Espanyol è stata una tappa complicata ma bellissima, perché è avvenuta nell’anno in cui è nata sua figlia. La nascita di sua figlia gli ha cambiato la vita, lo ha reso una persona più responsabile “Quando hai dei figli la tua mentalità cambia sempre in meglio”.
Viene mostrata a Caicedo una sua foto dove abbraccia Inzaghi dopo il gol del pareggio contro a Juventus “Vedo questa foto tutti i giorni perché me la mandano i tifosi della Lazio o perché la vedo in rete. Stavamo perdendo contro la Juventus e al 93° ho segnato. Mi viene la pelle d’oca vedendo questa foto”.
Caicedo è molto legato a Simone Inzaghi “È come se fossimo amici, ma non lo siamo. Penso che la parola giusta sia “Cariño”. Mi ha dato molto, mi ha aiutato a crescere e gli sono molto grato. Avrà sempre il mio rispetto”.
La nascita della “Zona Caicedo” è nata perché i suoi gol arrivavano sempre verso fine partita “La zona Cesarini è diventata zona Caicedo. Cerco di essere concentrato fino alla fine della partita, di non mollare mai e cercare sempre la porta. Si è creata questa zona Caicedo e spero di continuare”.