Romelu Lukaku e l'Inter, un amore che probabilmente non è mai finito.
Il forte centravanti belga è arrivato a Milano nell'estate del 2019 per espresso volere dell'allora tecnico nerazzurro, Antonio Conte. L'esborso economico fu il più grande della storia del club milanese, ossia 65 milioni di euro cash che sarebbero diventati 80 al raggiungimento di determinati obiettivi. Lukaku sin da subito si guadagnò l'amore dei tifosi a suon di gol, culminando, al termine dello scorso campionato, con la vittoria dello scudetto. Durante la finestra di mercato estiva l'unico destinato a partire sembrava Achraf Hakimi, ma Roman Abramovich fece pervenire un'offerta irrinunciabile sia all'Inter che al giocatore (115 milioni di euro per il cartellino e 15 milioni netti a stagione al belga) che ha riportato Lukaku nel club che lo ha lanciato.
Ora però la situazione è diversa. E' vero che il classe 1993 ha voluto fortemente un ritorno in Premier League, ma è altrettanto che il basso rendimento misto ad un rapporto non proprio roseo con la tifoseria, sta alimentando i rumors di mercato. Dopo tutto il caos generato dalle sanzioni della Gran Bretagna al Chelsea si è parlato di ulteriori motivi che avrebbero spinto Lukaku al ritorno in Italia, ma secondo il Times il giocatore sarebbe irritato da quando scritto nelle ultime ore.
Capire la volontà dell'ex Manchester United in questo preciso momento storico è un po' impossibile per tutti. Quel che forse mette tutti d'accordo, è che col senno di poi, visto tutto l'amore a cui era soggetto, Lukaku probabilmente (a prescindere dall'ingente somma di denaro offertagli dai Blues) non avrebbe lasciato Milano. In ogni caso, nel caso in cui volesse seriamente far ritorno all'Inter, Lukaku dovrebbe decurtarsi lo stipendio almeno del 40% con i nerazzurri che potrebbero andare ad ingaggiarlo solo sulla base di un prestito biennale con obbligo di riscatto fissato a 45 milioni di euro (cifra a cui sarebbe a bilancio Lukaku tra due anni e che eviterebbe al Chelsea una minusvalenza).