Inter, Simone Inzaghi non si spaventa nel trovarsi a cinque punti di distanza dalla testa della classifica, con due partite da recuperare.
La corsa scudetto si è fatta complicata, molto più di quello che l’Inter aveva pensato tra dicembre e gennaio, quando era stata brava a costruirsi un vantaggio.
L'Inter adesso deve inseguire e come riporta la Gazzetta dello Sport di oggi, domenica 13 marzo, la gara di stasera col Torino diventa uno spartiacque nella corsa scudetto: “per la prima volta dal giorno del sorpasso, il 12 dicembre, non vincendo stasera contro la squadra di Juric i nerazzurri sarebbero secondi a tutti gli effetti, pur immaginando un successo nel recupero di Bologna”.
La situazione è molto delicata e i giocatori sentono sicuramente la pressione di non poter più sbagliare per poter conquistare la seconda stella. Inzaghi ha cercato di fare anche da psicologo alla squadra, dopo Liverpool. Ha parlato a lungo e ha battuto su due aspetti fondamentali.
Il primo, di natura motivazionale perché Inzaghi non vuole assolutamente cali di tensione in campionato dopo l’uscita dalla Champions: l’obiettivo è sempre stata la Serie A, il ventesimo scudetto. Il tecnico è convinto di poter puntare sul tasto dell’orgoglio e del carattere dei campioni d’Italia in carica.
Il secondo aspetto sul quale ha battuto il tecnico è di natura tecnico-tattica. Il MIster vuole in campionato lo stesso atteggiamento di gruppo di Anfield e vuole ripetere il più possibile quel tipo di prestazione ad alto contenuto tecnico e con ritmi elevati in campo contro un Toro che è solito mettere tanta aggressività e pressione sui portatori di palla avversari.
La società sa benissimo che le prossime tre partite di campionato saranno decisive per la corsa al titolo: dalla partite col Torino di stasera, a quella contro la Juventus, dopo la sosta. Tre partite con in mezzo quella con la Fiorentina: “è la vera grande salita dell’Inter da qui a fine campionato”, riporta il quotidiano.