Inter, saranno i duelli individuali questa sera contro il Torino a decidere la partita con una attenzione particolare rivolta alla sfida Dzeko-Bremer.
Come riporta stamani la Gazzetta dello Sport, domenica 13 marzo, i sistemi di gioco proposti dalle squadre di Inter e Torino sono simili, l’interpretazione però è la più diversa che ci possa essere.
Il tecnico granata Juric ama aggredire alto, duellare negli uno contro uno, con forza fisica e intelligenza tattica. Mister Inzaghi è più ragionatore, fa muovere la palla a tutti i suoi giocatori e chiede anche ai centrali di difesa di andare a palleggiare a ridosso dell’area avversaria e fare delle imbucate.
L'assenza, confermata da Appiano, di Brozovic (lamentato ancora un fastidio al polpaccio) rischia di essere una perdita determinante per i nerazzurri, con Calhanoglu chiamato a dirigere il traffico in mezzo al campo, a fare gli straordinari in regia per dettare i tempi di gioco e fare girare la squadra. Ma gli incroci più delicati saranno in area: il muro Bremer contro il centravanti regista Dzeko sarà una sfida e una lotta decisiva per il risultato finale. E sulla fascia da non sottovalutare c’è il duello tra Singo e Perisic. Toro-Inter si deciderà anche in questi duelli.
Servirà tutta la fantasia e l'estro del centravanti bosniaco che è da sempre un finto 10, un regista offensivo più che un vero bomber d’area. Per questo motivo Torino-Inter diventa sfida totale, perché Dzeko è in grado di dare pochi punti di riferimento ai difensori, girando sulla trequarti in cerca di spazi, e Bremer dovrà sobbarcarsi gli straordinari.
Nel corpo a corpo in area di rigore invece Dzeko dovrà trovare il modo per superarsi e sorprendere Bremer: anche Lukaku ha fatto fatica lo scorso anno contro il pilastro difensivo granata impressionante per potenza fisica e personalità. Insomma Bremer è pronto a stare incollato a Dzeko, che da parte sua dovrà sfruttare tutta la sua intelligenza tattica, fuori dal comune, oltre alle qualità innate da rifinitore nell’ultimo passaggio.