Inter, l'AD Antonello ha parlato a tutto campo della situazione del club.
In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica l’amministratore delegato corporate dell’Inter Alessandro Antonello ha spiegato la situazione della società facendo un quadro sui debiti e sui piani futuri del club di Zhang. Antonello ha chiarito che il rosso record dello scorso anno di 245 milioni è stato frutto di molti fattori straordinari. Non solo la pandemia, ma anche le interruzioni dei rapporti lavorativi in contemporanea di Conte, Nainggolan e Joao Mario hanno pesato sulle casse del club. Quest’anno la dirigenza nerazzurra prevede una perdita dimezzata che dovrebbe aggirarsi attorno ai -100 milioni (qui i dettagli dell’ultimo consiglio di amministrazione). L’AD ha ribadito che in questo periodo l’obiettivo primario della società è quello di garantire sostenibilità economica e finanziaria e ciò passa anche per la riduzione dei costi, che non vuol dire rinunciare alla competitività sportiva. Va trovato un giusto bilanciamento tra la parte finanziaria e quella sportiva e i risultati degli ultimi due anni dimostrano che le due cose possono stare insieme.
Sempre per quanto riguarda la situazione finanziaria Antonello ha dichiarato che il club sta dialogando con l’Uefa per quanto concerne il Financial Fair Play e di non essere l’unico club a farlo. Gli effetti della pandemia riguarderebbero almeno 30 club europei e in Italia non solo il club nerazzurro sta intavolando trattative con l’Uefa ma, sempre quanto riportato su La Repubblica, anche Milan, Roma e Juventus starebbero trattando. Per quanto riguarda il futuro della Serie A il problema attuale secondo l’AD è che il valore dei diritti televisivi all’estero è ai minimi storici. La Serie A incassa appena 200 milioni di euro contro addirittura il miliardo portato a casa da Premier League e Liga spagnola. I prossimi diritti si assegneranno tra due anni e non c’è tempo da perdere per dare un valore maggiore al prodotto Serie A.
Sul capitolo stadio che ha visto nei giorni scorsi a mezzo stampa dei botta e risposta col sindaco di Milano Giuseppe Sala, Antonello ha confermato che è più importante avere uno stadio nuovo rispetto al dove averlo. Costruirlo a San Siro è ancora la prima scelta, ma se l’iter del dibattito pubblico dovesse avere tempi lunghi, o se il progetto ne uscisse stravolto, allora sarà necessario orientarsi verso un piano B. Per il dirigente nerazzurro la concessione alla realizzazione del nuovo impianto non è un regalo ai club, ma un investimento che riguarda anche la città che vedrebbe rinnovare un distretto importante.