Inter, dalla burrasca al vento in poppa. Inzaghi è tornato comandante
L’allenatore nerazzurro, dopo un girone d’andata capolavoro, nei primi due mesi del 2022 ha subito tante critiche. Ora punta il mini triplete.
Inter, Inzaghi sta mostrando con i fatti tutto il suo valore.
Simone Inzaghi, al suo primo anno di Inter, sta vivendo in prima persona tutte le sfaccettature dell’interismo e quello che è l’ambiente mediatico attorno ai nerazzurri. Dopo un girone di andata partito in sordina e finito alla grande, fioccavano non solo elogi ma anche commenti che davano quanto di buono stava facendo il tecnico piacentino come qualcosa di scontato se non addirittura ovvio. Pur non inserendo l’Inter come la favorita allo scudetto dopo gli addii di Lukaku, Hakimi ed Eriksen, i risultati positivi che stava ottenendo Inzaghi venivano salutati come qualcosa di normale. La chiusura del girone d’andata al primo posto e l’accesso agli ottavi di Champions sembravano aver indirizzato la stagione sui binari giusti. Ma, come ben sanno gli interisti, basta poco per farsi travolgere dalle critiche sempre pronte a scagliarsi sulla Pinetina e dintorni. Così nei primi due mesi del 2022 ecco le prime burrasche. Pur se Inzaghi aveva portato l'Inter ad alzare il primo primo trofeo stagionale, la Supercoppa Italiana contro la Juventus di Allegri, sulla squadra si sono abbattute durissime critiche anche a seguito del filotto di 7 punti in 7 partite racimolati in campionato. Addirittura dal miglior allenatore del girone di andata, qualcuno iniziò a mettere in discussione la stessa permanenza di Inzaghi sulla panchina interista.
Il trend di mugugni e malumori sembra oggi definitivamente essere alle spalle. Inzaghi dalla partita di campionato contro la Juve, vinta lottando con i denti, ha aperto un miniciclo di 3 vittorie in campionato e ha portato a casa la schiacciante vittoria nel derby, contro la prima in classifica in Serie A, conquistando la finale di Coppa Italia che mancava in casa nerazzurra da ben 11 anni.
Simone Inzaghi è riuscito dunque a non farsi travolgere dalle critiche dei mesi più duri, nei quali pur se la squadra giocava bene non riusciva spesso a concretizzare le numerose occasioni da gol create. Nei momenti di latitanza del gol in attacco ha visto migliorare la solidità difensiva, arrivando addirittura a 14 clean sheet in campionato. Retto il momento di burrasca, ora sembra aver ritrovato il vento in poppa puntando dritto agli obiettivi della società, ma anche personali. Contro il Milan ha preparato alla perfezione il match, inserendo Lautaro dal primo minuto al posto di Dzeko e Darmian al posto di Dumfries. Dopo tre minuti l’assist dell’esterno per il toro ha indirizzato il derby in maniera netta e quasi inaspettata.
Anche i quotidiani sportivi hanno premiato Simone Inzaghi con voti molto alti. La Gazzetta dello Sport gli da un 7,5 chiosando “Vince il suo primo derby milanese al quarto tentativo, i fatti e i numeri sono dalla sua parte: è meglio di Conte“. Per Tuttosport e Corriere dello Sport la sua gestione della partita è stata da 8.
Per Inzaghi la stagione si è messa bene, ora deve dimostrare di sapere come fare nel trasformarla in trionfante.