Inter, nella serata di ieri è stata premiata la squadra più forte.
E' questa la sintesi fatta dalla Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina. Il risultato è netto (3 a 0), anche se probabilmente, scrive il quotidiano, è più largo di quanto il film della partita abbia mostrato. “Il risultato forse è largo rispetto al film della partita, ma non ci piove che abbia vinto la squadra più forte, più attrezzata in ogni parte del campo, che ha costruito con più qualità in mezzo e ha spinto su entrambe le fasce”. La rosea ha esaltato un uomo su tutti, ossia quello che tra le fila nerazzurre ha il ruolo di guida. Simone Inzaghi è stato nel periodo centrale della stagione vittima di dure polemiche. A lui sono state addossate molte delle responsabilità di un periodo duro.
Ora gli vanno riconosciuti anche i meriti di aver saputo riprendere in mano la situazione, uscendo da una crisi che sembrava profonda. “In finale di Coppa Italia, con pieno merito, ci va l’Inter di Simone Inzaghi che può mettere in agenda l’ipotesi del Tripletino: Supercoppa italiana (già in bacheca), Coppa Italia (finale l’11 contro Juve o Fiorentina) e scudetto (Inter padrona del suo destino). Non male per la sua prima stagione meneghina. Simone, anche ieri, ci ha messo del suo, a cominciare dalla gestione di Lautaro. Ma Inzaghi ha scelto bene anche con Darmian e Correa, al posto di Dumfries e Dzeko: un assist a testa.”
Ora ci sarà un altro derby, anche se a distanza. Inter e Milan si contenderanno lo scudetto nelle ultime gare di questo campionato. “Ora il derby si sposta ora in campionato, con la sfida Capitale di sabato. Il Milan fa visita alla Lazio che ha il secondo attacco del torneo. Pioli dovrà essere bravo a risollevare i suoi ragazzi e a dimenticare che un anno fa di questi tempi (26 aprile) i rossoneri ne presero altri 3 da Inzaghi, allora al soldo di Lotito. L’Inter ospita la Roma che vanta una collana di 12 risultati utili. La Roma di Mourinho, il Mago del Triplete”.