Ex Inter, Nainggolan: i suoi anni in Italia e la conversazione con Lukaku
Radja Nainggolan parla su Fanpage e racconta la sua lunga esperienza in Italia con le maglie di Cagliari, Roma e Inter e racconta un aneddoto su Lukaku.
Nainggolan e l'aneddoto su Lukaku raccontato a Fanpage.
Dopo la sua lunga carriera in Italia, Radja Nainggolan è ritornato nel suo paese natale Anversa. Radja racconta il suo approdo in Belgio su Fanpage e per lui è stato un approdo un po' strano dato che ha vissuto di più in Italia che in Belgio e la quotidianità italiana inizia a mancargli dato che nel nostro paese è diventato uomo.
Nainggolan parla del suo approdo in Italia, inizialmente complicato “E' stato difficile all'inizio, avendo 16/17 anni. Ho iniziato nella primavera del Piacenza e non sapevo se sarei diventato calciatore, Però è stata un'esperienza di vita che oggi posso trasmettere ai giovani calciatori belgi. Ho avuto una carriera importante, ma a livello umano ho sempre vissuto come una persona normale“.
Radja racconta che in carriera non ha mai saltato un allenamento e considera i video che sono usciti come “incidenti” di percorso “Il video di capodanno è stato un errore banale, ma ero a casa mia. Se sto a casa non va bene, se vado in discoteca non va bene…Quindi non si può fare niente?“. Il belga riconosce di aver sbagliato a dire determinate cose ma ha giustamente pagato.
Nainggolan considera la Roma come la tappa più importante nella sua carriera. In quella piazza ha sentito le emozioni più forti ed è stato molto difficile andare via. Per quanto riguarda l'Inter, considera la sua esperienza in nerazzurro in “bianco e nero” “All'Inter è iniziata bene ma finita male. Se in quel momento mi andava di dire qualcosa l'ho detto perché intendevo di farlo“.
Radja racconta anche una conversazione che ha avuto con l'ex attaccante dell'Inter Romelu Lukaku “Io gliel'ho sempre detto. Per me all'Inter era l'attaccante più forte al mondo perché c'erano un sistema di gioco, un allenatore e una squadra fatti per lui. Il suo sogno era di sfondare al Chelsea ma in 3 volte ha fatto la stessa fine. Se fosse rimasto all'Inter poteva essere il miglior attaccante al mondo per 4-5 anni e continuo a dirglielo perché è quello che penso”