Inter, parla Beppe Marotta.
Intervenuto al convegno “Il Foglio a San Siro“, l'Amministratore Delegato Beppe Marotta ha parlato della lotta Scudetto e del futuro di Simone Inzaghi. Le sue parole sono state riportate dal Corriere dello Sport.
Marotta ha dichiarato che hanno perso una battaglia ma non la guerra “Siamo incazzati, non depressi. Mancano 4 partite in un calcio che non è scontato come negli anni 80 quando una formazione che non aveva niente da dire perdeva sempre contro una che ha grosse motivazioni“. Per confermare la sua teoria, Marotta cita la partita di Serie B Crotone-Cremonese vinta dal Crotone, ormai retrocesso in Serie C, per 3 a 1 contro la Cremonese che era primo in classifica.
Marotta ha parlato delle cessioni avvenute la scorsa estate e di come l'Inter sia rimasta lo stesso competitiva “Non sempre vince chi spende di più. Da noi sono andati via l'allenatore, due giocatori come Lukaku e Hakimi che hanno chiesto di cambiare maglia, più Eriksen al quale è successo quel problema al cuore. Tutto questo grazie alla solidità del club e della proprietà, ottenuta anche grazie alle partenze“.
Marotta conferma che si continua a lottare per lo scudetto e dopo la Supercoppa vinta si giocherà un'altra finale (Coppa Italia contro la Juventus).
Marotta conferma anche la permanenza del Mister “Inzaghi resterà comunque vada. Siamo molto contenti di lui e ha margini di crescita importanti. Quando avrà l'età di Ancelotti, Conte e Allegri sarà uno dei migliori in circolazione“