Radu story: dagli inizi in Romania alla papera contro il Bologna

Radu è finito, suo malgrado, al centro delle polemiche. L'errore con cui ha consegnato la vittoria al Bologna ieri, ha fatto rumore.

Finito sul banco degli imputati, il secondo portiere nerazzurro Ionut Radu è nato a Bucarest ed è cresciuto calcisticamente nelle giovanili delle tre squadre della capitale: Vitolo Bucarest, Steaua Bucarest e Dinamo Bucarest. Radu arriva in Italia nel 2013, quando all’età di 15 anni gioca nella Pergolettese prima di passare all’Inter durante lo stesso anno.

Nella primavera dell’Inter vince il Torneo di Viareggio e la Coppa Italia primavera. Nel 2016 Roberto Mancini lo fece esordire in serie A nella partita casalinga contro il Sassuolo.

Nel 2017 passa in prestito all’Avellino, in Serie B, dove colleziona 24 presenze. Nel 2018 ritorna all’Inter e la società nerazzurra lo dà in prestito al Genoa con l’opzione di obbligo di riscatto fissato ad 8 milioni ma l’Inter lo riacquisterà nel 2019 per 15 milioni di euro. 

Nella stagione 2020/2021 ritorna all’Inter e gioca come secondo portiere dietro Handanovic. La sua prima presenza stagionale avviene a Scudetto già conquistato nella gara contro la Sampdoria dove subentra al posto di Samir Handanovic entrando nel secondo tempo. La sua prima da titolare in maglia nerazzurra avviene nella sfida contro la Roma vinta per 3 a 1. Nella stagione in corso (2021/2022) disputa la sua prima gara da titolare nel match contro il Bologna dove commette l’errore decisivo per la sconfitta nerazzurra.

Curiosità. In una partita della Nazionale Under 21, Radu entra in campo con una maglietta che vede stampata una foto della sorella scomparsa prematuramente nel 2006. Da quel momento Radu porta con sè sempre la maglia per sentire la vicinanza della sorella in ogni match.

Ieri, l'errore più sfortunato della sua carriera. I compagni e il mister lo hanno prontamente difeso. L'augurio è che Radu possa rifarsi presto e dimenticare l'incidente.