Inter, Correa è un oggetto misterioso.
Nella sfida di ieri contro l’Empoli, i nerazzurri hanno fatto capire che non hanno alcuna voglia di mollare la presa sul sogno scudetto; chiaro, non sarà facile, il Milan deve ancora giocare contro il Verona e anche con un pareggio resterebbero comunque primi in virtù degli scontri diretti, ma i ragazzi di Simone Inzaghi hanno vinto una partita iniziata malissimo con grande grinta e intensità.
Correa, però, si è confermato nuovamente un oggetto misterioso: l’ex Lazio ha offerto l’ennesima prova incolore, condita sicuramente da grinta e pressing costante, ma ancora insufficiente per il livello che richiede giocare a certi livelli con una squadra come l’Inter. La stagione di Correa è stata, fino ad oggi, un enorme punto interrogativo: 4 reti (due doppiette), qualche buona giocata e poco più, troppo poco per un giocatore che doveva essere l’arma in più del reparto offensivo nerazzurro.
El Tucu, è vero, ha dovuto fare i conti con degli infortuni piuttosto importanti che hanno sicuramente rallentato il suo ingresso nello scacchiere di Simone Inzaghi, ma le occasioni al Tucu il tecnico piacentino gliele ha concesse, e quasi mai è stato ripagato. Ieri, Correa si è segnalato solo per una bella cavalcata in contropiede che, dopo aver dribblato un difensore avversario, ha visto la sua conclusione di punta schiantarsi su un fenomenale Vicario: nulla di più, nulla di meno.
Joaquin Correa è un giocatore che vive di fiammate, che però non ha ancora trovato con la maglia nerazzurra: l’augurio è che, da qui alla fine della stagione, l’attaccante argentino possa risultare decisivo e prendersi finalmente l’Inter.