Il mercato dell'Inter potrebbe essere condizionato da Stefan De Vrij.
Riavvolgiamo il nastro. L'ex Feyenoord approda in nerazzurro a parametro zero nell'estate del 2017 dopo l'esperienza in Serie A maturata con la maglia della Lazio, dove si fa conoscere come uno dei difensori più affidabili del campionato. Da qui l'interesse dei nerazzurri che riescono ad accaparrarselo senza sborsare denaro per il suo cartellino, affidandogli subito le chiavi della difesa. La sua capacità di impostare l'azione dal basso, insieme ad ottime capacità in fase di copertura difensiva, hanno fatto di lui una colonna portante per svariate stagioni.
Ora però la situazione è leggermente cambiata. De Vrij non sembra garantire la sicurezza di una volta, e di questo se ne sono accorti un po' tutti. Durante l'arco di questa stagione gli svarioni che sarebbero potuti costare molto caro sono stati diversi, per ultimi i due avvenuti durante la sfida casalinga di ieri contro l'Empoli in occasione dei due gol dei toscani firmati di Andrea Pinamonti e Kristjan Asllani. Due disattenzioni che, in piena corsa scudetto, non sono affatto “da De Vrij”.
E' così dunque che in dirigenza riflettono. Il giocatore ha un contratto in scadenza a giugno 2023, con l'Inter che non gli ha ancora fatto pervenire una proposta di rinnovo e che forse non gliela farà pervenire mai. L'intenzione del club di Via della Liberazione era cederlo questa estate, racimolare 20-25 milioni di euro e fiondarsi su Gleison Bremer del Torino con la quale si ha un accordo da tempo. Visto l'operato di De Vrij però, monetizzare per poi reinvestire sul brasiliano può diventare parecchio complicato.