Inter, Calhanoglu è stato un colpo eccezionale.
Il turco al primo anno in nerazzurro ha fatto registrare prestazioni di altissimo livello, mettendo a tacere anche i più critici. Arrivato l’estate scorsa a parametro zero, dopo che era andato in scadenza con il Milan, era chiamato a sostituire un certo Christian Eriksen e si può dire che lo stia facendo al di là delle più rosee aspettative.
Partito con il botto in campionato, segnando un gol e un assist all’esordio contro il Genoa, si è preso i gradi di titolare non lasciandoli mai più e diventando un perno del centrocampo di Inzaghi accanto a Barella e Brozovic. Nelle 36 partite di campionato giocate finora, il tecnico dell’Inter ha fatto a meno del suo numero 20 in appena 4 circostanze, due delle quali costretto per squalifica.
A sorprendere di Calhanoglu è stata anche la sua voglia di entrare a far parte del mondo Inter, non tirandosi mai indietro anche nei momenti caldi della stagione, come in occasione del rigore calciato nel derby di andata, o la freddezza nel ripetere il calcio di rigore contro la Juventus all’Allianz Stadium dopo aver fallito il primo tentativo (il rigore fu fatto ripetere dall’arbitro). Altro elemento importante è stata la continuità nelle prestazioni.
Ad oggi il turco fa registrare ben 7 gol in campionato oltre a 11 assist, cifra che in una stagione all’Inter hanno raggiunto solo due giocatori, un certo Maicon e Romelu Lukaku. Considerando anche i numeri del suo compagno di centrocampo Barella, 3 gol e 10 assist, i due hanno inciso insieme sul 40% delle rete complessive siglate dai nerazzurri. Dato che fa capire anche perché Inzaghi non si privi mai dei due e fa comprendere anche il momento di appagamento che loro, ma l’Inter in generale, hanno patito nei due mesi iniziali del 2022 quando tutti sono stati chiamati a degli sforzi extra. Passato quel momento il centrocampo dell’Inter è tornato su numeri eccellenti.
Ora mancano 3 partite, in cui migliorare questi numeri potrebbe dire portarsi a casa non solo soddisfazioni, ma anche titoli.