Coppa Italia, Inter senti Ranocchia. Il reduce del 2011 detta la linea
Il difensore, unico della rosa ad aver giocato l’ultima finale di Coppa Italia nel 2011 dei nerazzurri, indica la strada per poter battere la Juventus.
Coppa Italia, da maggio 2011 a maggio 2022.
Sono passati 11 anni dal 29 maggio 2011 quando, sempre allo stadio Olimpico di Roma, l’Inter giocò la sua ultima finale di Coppa Italia. L’avversario di quella sera era il Palermo del presidente Zamparini. La finale finì 3 a 0 per i nerazzurri. Nell’Inter che portava sul petto, insieme a scudetto e coccarda della coppa Italia, anche la patch di squadra campione del mondo, c’erano Eto’o, Milito, Sneijder, Maicon e anche lui Andrea Ranocchia, l’ultimo reduce di quella Inter.
Il difensore nerazzurro, uno dei pilastri dello spogliatoio, intervenendo nel Match Day Programme ha raccontato quella serata di ormai oltre 10 anni fa. Per lui si trattava del primo trofeo in maglia nerazzurra e confessa che di quella notte ha dei ricordi bellissimi. Per lui fu una delle più grandi emozioni poter condividere quel trofeo con i campioni del triplete, realizzando quella sera il sogno di vincere con una squadra così importante della quale considera un onore indossarne ancora la maglia.
Anche se stasera sarà in panchina, Ranocchia è stato fondamentale per l’accesso dei nerazzurri alla finale. È stato proprio il suo gol contro l’Empoli negli ottavi della competizione, una rete segnata con una splendida sforbiciata, ad aver permesso all’Inter di accedere ai supplementari e portarsi poi a casa il passaggio del turno. Ranocchia racconta che quello è stato senza dubbi il gol più bello della sua carriera, sia per come è arrivato sia perché grazie a quel gesto ora l’Inter può giocarsi il trofeo. Inter che per il veterano della rosa è composto da un gruppo eccezionale e molto affiatato che tra momenti belli e altri difficile vuole giocarsi al massimo questo finale di stagione.
Nella partita di stasera (qui le ultime di formazione), sarà fondamentale mantenere alte l’attenzione e la concentrazione con l’obiettivo di azzerare gli errori. Il difensore sottolinea poi come tutti loro sanno benissimo che avranno davanti una squadra forte contro la quale è sempre difficile vincere, ma tutti sono pronti a giocarsela per portare a casa la vittoria e la coppa.