Edin Dzeko ha vissuto una stagione a metà. Una prima parte di stagione fatta di gol e di giocate da giocatore di gran classe. Una seconda parte in cui, invece, sia sotto porta che dal punto di vista delle prestazioni, il bosniaco ha un po’ tirato il fiato.
Inzaghi, in estate, ha puntato molto su di lui e lo aveva inquadrato come il perfetto profilo per il post-Lukaku. La scommessa è stata vinta soltanto in parte, visto che, proprio i suoi gol sono stati quelli che sono mancati per poter sperare di arrivare a vincere il secondo scudetto consecutivo che avrebbe significato seconda stella. L’anno prossimo, dovrebbe fare da chioccia all’attaccante che l’Inter ha intenzione di comprare, e in questa veste, Dzeko, potrebbe essere veramente prezioso.
La stagione di Dzeko è stata molto ricca in termini di numeri. In avanti, infatti, il bosniaco è stato il giocatore più impiegato da Inzaghi, con 49 presenze – non banali a 36 anni -, ma soprattutto con 3371 minuti totali in campo in tutte le competizioni. Nella prima parte di stagione, l’inizio era stato folgorante, quando con le sue sette reti aveva eguagliato il bottino della scorsa stagione con la Roma. Ed anche in Champions, Dzeko, aveva mostrato di essere l’uomo del destino nerazzurro con le sue tre reti.
Poi, nel girone di ritorno, il crollo. Tanta la stanchezza per lui che, probabilmente, avrebbe dovuto riposare maggiormente. I gol firmati nel girone di ritorno sono solamente tre: i due contro la Salernitana, a San Siro, in campionato, e quello in Coppa Italia contro la Roma. Probabilmente, la società, come anticipato, gli ritaglierà un ruolo da chioccia per un giovane centravanti. Ma da Dzeko ci si aspettano sempre ottime cose e l’anno prossimo, con un minutaggio più umano, potrà dimostrarlo.