Pinamonti, attaccante che farà ritorno all’Inter dopo il prestito all’Empoli, ha rilasciato una lunga confessione al canale Cronache di Spogliatoio. Dai primi tempi all’Inter sotto l’ala protettrice di Mauro Icardi alla scelta di Empoli, tanti i temi trattati.
Il centravanti classe ’99 ha cominciato ricordando la scelta di Mino Raiola come procuratore. “Bastò un’ora per cambiare la mia visione del calcio. Ho impresse tutte le parole”. Nonostante i modi proverbialmente crudi del procuratore italo-olandese, anche la famiglia del giovane bomber fu subito convinta della scelta.
Pinamonti ricorda poi la compagnia di Icardi ai tempi dell’Inter, con l’allora capitano che gli prestò una casa e gli fece da chioccia nella sua crescita.
L’arciere di Cles non dimentica le sue origini, calcistiche e non: “anche in Trentino si gioca a calcio. Certo, non è lo sport principale”. Con la promozione del Sudtirol in Serie B, poi, cominceranno ad esserci società professionistiche disponibili nelle vicinanze per i giovani calciatori trentini. Pinamonti si lascia anche andare ad un aneddoto: “potevo essere un tennista. Tutto è iniziato come un gioco, insieme al calcio”. L’attaccante sottolinea però l’importanza che il gruppo riveste per lui in ambito sportivo.
Infine, parole al miele per l’Empoli, la squadra in cui ha militato in questa stagione, mettendo a referto 13 gol: “Dovrò ringraziarli eternamente per aver insistito nel volermi con loro. Gli ho scritto che avrei accettato 10 minuti prima della scadenza dell’ultimatum del direttore Accardi, non potevo sbagliarmi. E non potevo scegliere in modo migliore”.
Inter, caso plusvalenze verso l’archiviazione. Non è emerso niente di penalmente rilevante