Inter, da Zamorano a Lukaku: i più curiosi numeri di maglia nerazzurri
Inter, l’arrivo di Romelu Lukaku è stato accolto con favore dalla maggior parte del tifo nerazzurro. L’attaccante belga è arrivato in prestito oneroso dal Chelsea per la cifra di 8 milioni. Un’operazione importante e, per certi versi, clamorosa, visto che Lukaku solo un anno fa passava a titolo definitivo al Chelsea per 115 milioni di euro. Un piccolo capolavoro quello fatto dalla dirigenza nerazzurra.
Ovviamente, dopo le visite, anche qualche video e foto di rito pubblicato dai canali ufficiali del club. Tra questi, anche quello che ha annunciato il nuovo numero di maglia. Lukaku, infatti, vestirà il numero 90 nella prossima stagione. Numero curioso, visto che, data l’importanza del calciatore, ci si aspettava che potesse prendere il 9 che lo ha sempre accompagnato. Una decisione fatta per rispetto di chi, quel numero 9, lo ha vestito nella scorsa stagione, ovvero Edin Dzeko. Ma il 90 di Lukaku non è l’unico numero, per così dire, curioso della storia nerazzurra.
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Quindi, il 90 di Lukaku, non è l’unico numero curioso della storia interista. Si pensi, ad esempio, alla oramai celebre 1+8 di Ivan Zamorano. Con l’arrivo di Ronaldo il Fenomeno, che l’anno prima prese il 10, l’attaccante cileno lasciò il 9 al brasiliano, trovando un escamotage divertente per rimanere con il suo numero. Senza dimenticare, anche, il 54 dell’attaccante turco Hakan Sukur.
Tra i più curiosi, anche il numero 3 preso da Mohammed Kallon, cifratura atipica per un attaccante, per una maglia che, nella storia dell’Inter, ha sempre significato molto – oggi ritirata in onore di Giacinto Facchetti. Infine, uno dei prodotti del vivaio più forti della storia nerazzurra: Mario Balotelli. Il suo numero 45 lo ha sempre contraddistinto. Qualcuno ha pensato che fosse la somma di 4 più 5. In realtà, come ha rivelato lo stesso attaccante, è semplicemente un numero che gli ha sempre portato fortuna.
Insomma, il 90 di Lukaku è solo l’ultimo di tutta una serie di cifrature curiose. L’importante è che il belga sia tornato motivato per riprendere da dove aveva interrotto. In una stagione che, con il Mondiale di mezzo, il Milan campione in carica ed il ritorno della Juventus ad alti livelli, si appresta ad essere molto difficile.