Toldo ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per commentare la situazione in casa nerazzurra dopo l’arrivo di Andrè Onana.
Il portiere camerunese sembra destinato a giocarsi il posto di titolare con Handanovic anche se le gerarchie sembrerebbero già definite. A dichiararlo è Francesco Toldo alla rosea: “La storia però parla chiaro, il numero uno è lo sloveno, ma durante una stagione che sarà lunga e anomala bisognerà trovare i momenti giusti per inserire Onana. Anche nella prospettiva di averlo titolare l’annata successiva”.
L’ex estremo difensore nerazzurro ha poi proseguito dicendo di non permettersi di dare consigli ad Inzaghi su chi schierare in quanto conosce poco Onana e la situazione all’interno dello spogliatoio. La parola chiave è però “correttezza”: “Di mezzo c’è il bene della squadra. Samir e Andrè devono aiutarsi a vicenda, l’allenatore farà le sue valutazioni e le comunicherà agli interessati”.
Poi un retroscena sul suo dualismo con Julio Cesar: “Adoro Mourinho perché parla chiaro e in faccia. Mancini quando iniziò a preferirmi a Julio Cesar lo fu molto meno”. Toldo ha poi sottolineato che le vittorie arrivano se la squadra è composta da uomini veri, ancor prima che calciatori citando Julio Cruz che si è sacrificato in nerazzurro ricoprendo il ruolo di riserva.
Toldo ha poi bacchettato Inzaghi sulla gestione Radu della passata stagione in quanto, a prescindere dalle premesse, un portiere così giovane avrebbe meritato di giocare di più. L’errore di Bologna non è stato causato dallo scarso minutaggio. Come esempio il portiere cita quanto successo a lui e Julio Cesar che si son fatti sempre trovare pronti quando chiamato in causa e l’europeo del 2000 dopo l’infortunio di Buffon. Infine una rassicurazione: “ A prescindere da come si risolverà il dualismo, di certo con quei due l’Inter è in buone mani”.